Giuseppe Moscato
Niente stipendio per i dipendenti del Comune di Favara. Nella casse comunali non c’è neanche un centesimo di liquidità per cui le spettanze del mese di marzo che dovevano essere liquidate nel canonico giorno del 27, chiamato da tutti tradizionalmente “San Paganino” non sono state accreditate.
Una situazione che ha gettato nello sconforto i dipendenti del Comune di Favara che hanno avuto la sgradita sorpresa, nel consultare il loro estratto conto, di non vedere accreditato lo stipendio, con l’aggravante che non sanno per quanti giorni dovranno ancora aspettare. La motivazione è semplice e non ha bisogno di scomodare economisti o esperti ragionieri contabili: il comune di Favara non ha liquidità in cassa, neanche un centesimo. In ragione di ciò l’ufficio del personale prima e quello di ragioneria dopo non possono inoltrare alla banca che gestisce la tesoreria comunale i mandati di pagamento per gli accediti degli stipendi. Proprio all’istituto bancario ai cui è affidata la cassa comunale si è rivolto il dirigente per chiedere una ulteriore anticipazione di cassa, praticamente un prestito per far fronte al pagamento gli stipendi. “Sperando che la richiesta sia accolta positivamente”. Anticipazione di cassa che, se ottenuta, avrà un suo costo in quanto la banca chiederà, ovviamente, gli interessi.
Questo frequente ricorso alle anticipazioni di cassa presso la tesoreria comunale è nel mirino della Corte dei Conti che nell’approvare i bilanci consuntivi dell’Ente aveva sottolineato questa criticità, invitando il Comune a non ricorrervi spesso. Sono circa 500 i dipendenti comunali tra personale di ruolo e a tempo determinato. Pagare gli stipendi vuol dire anche pagare i contributi all’Inps, anzi prima si deve versare il dovuto all’istituto di previdenza e dopo accreditare le spettanze ai dipendenti.
Una vicenda che tiene con il fiato sospeso centinaia di famiglie in relazione anche alle scadenze che ognuno ha con i diversi pagamenti e soprattutto per il fatto che siamo a Pasqua, festività che ogni famiglia vorrebbe trascorrere in serenità. Analoga situazione si era verificata con lo stipendio del giugno 2014 e maggio 2013. Mancanza di soldi che costringe anche a tenere ferme in garage le autovetture comunali completamente a secco di carburante.