SULL’INCONCLUDENZA DEL GOVERNO REGIONALE, A PAGARE SOLO IL POPOLO SICILIANO. DALLA FORMAZIONE PROFESSIONALE AI FORESTALI SENZA DIMENTICARE I SETTORI STRATEGICI COME L’ACQUA E I RIFIUTI OPPURE IL BACINO EMERGENZA PALERMO. LAVORATORI TRATTATI COME ‘CARNE DA MACELLO’ SECONDO L’ESPONENTE AZZURRO
Lo sciopero dei lavoratori della Formazione professionale di ieri ha lasciato il segno. Non a caso il silenzio che è calato ha il sapore della sconfitta per il Governo regionale. L’assenza del presidente della Regione, Rosario Crocetta e dell’assessore al Lavoro, Bruno Caruso, ha catalizzato i commenti dei lavoratori che al termine della manifestazione avevano sperato di avviare un dialogo con il Governatore e gli assessori interessati per individuare un percorso risolutivo della vertenza che interessa le filiere della formazione professionale: Interventi formativi, Servizi formativi e Istruzione e Formazione professionale, cosa che non è avvenuta. Ed invece, a 24 ore dallo sciopero, in un clima surreale, tutto tace come se non fossero scesi in piazza, da tutta la Sicilia, lavoratori per protestare contro un Governo regionale che non vuol saperne di garantire il diritto alla stabilità lavorativa e reddituale.
Particolarmente critico il vice capogruppo all’Ars di Forza Italia e coordinatore in provincia di Palermo degli azzurri, Vincenzo Figuccia, che lancia l’allarme sociale non solo sulla Formazione professionale ma anche su altre categorie, al pari, orfane di una politica di governo a sostegno del diritto al lavoro.
“Quella di ieri – afferma Figuccia – con un migliaio di operatori della Formazione professionale in sciopero, è stata una giornata passata sotto traccia e non adeguatamente reclamizzata e che, invece, ha il sapore di un preludio alla rivolta dei gelsomini. Una giornata vissuta in un clima in cui la finanziaria regionale non vede ancora la luce – aggiunge – in cui si intravvedono le intenzioni del Partito democratico nazionale, le intenzioni del Premier Matteo Renzi rispetto alla Sicilia, con altre conquiste da portare a termine. Un contesto in cui sembra maturare l’idea di isolare il presidente Crocetta che di per sé non ha brillato in questi due anni, e che, anzi, ha fatto solo catastrofi. Persino il presidente del Consiglio dei Ministri si vergogna al punto tale da volerlo lasciare scivolare in un default senza precedenti”.
Secondo il coordinatore della provincia di Palermo dei berlusconiani: “Il popolo sta cominciando a capire cosa sta accadendo e la piazza di ieri, con le prime vittime i lavoratori della Formazione professionale, ne è una conferma”.
“Se non dovessero arrivare risposte la prossima settimana – sostiene Figuccia – rispetto a categorie come i forestali, gli impiegati nel settore dei rifiuti, dell’acqua, il personale del bacino Pip, ii precari degli Enti Locali, potrebbe provocare tensioni sociali che scaturiscono da esigenze legittime legata al diritto alla sopravvivenza”.
“I protagonisti del Pd siciliano e nazionale escano dall’angolo – rilancia il vice capogruppo all’Ars di Forza Italia – e la smettano di suonarsele perché al tappeto rischiano di andare solo i siciliani”.
Per Figuccia: “È vergognoso che il presidente della Regione non abbia sentito il dovere di ascoltare le voci di tanta gente oramai disperata e vittima di un silenzio assordante. Donne e uomini , tutti vittime di un gioco al massacro, di uno sterminio di massa. Tutta gente che fino a soli due anni fa viveva una vita nomale. Un esercito di 8 mila persone spacchettato per essere fatto a pezzi in una logica del dividi et impera”.
“Qualora non dovessero arrivare risposte certe – sottolinea l’esponente forzista – per queste categorie di lavoratori, forestali delle fasce di garanzia occupazionale, operatori appartenenti al bacino Emergenza Palermo che da 15 anni lavorano da sussidiati, precari dei Comuni costretti ad invecchiare con una scadenza in fronte nelle stanze chiuse degli uffici comunali, operatori impegnati in settori strategici come acqua e rifiuti e gli operatori della Formazione professionale, sentirò il dovere di scendere in piazza con loro per protestare e manifestare il dissenso e per promuovere proposte attraverso cui dare stabilità alle legittime istanze delle famiglie siciliane”.
E ritorna sulla polemica a distanza con Pd e Premier. “Capisco che Renzi vuole portare la testa della Sicilia a Bruxelles – stigmatizza Figuccia – ma non si rende, evidentemente, conto e Crocetta non è in grado di spiegarglielo, che la situazione siciliana è a un passo dal degenerare in tumulti e disordini la cui portata e le cui conseguenze potrebbero risultare tragiche”.
“Cosa deve ancora accadere per avere chiarezza da parte di questo governo – si chiede il parlamentare all’Ars degli azzurri – scioperi della fame, marce, appelli, incatenamenti, mesi di battaglie, lavoratori sui tetti dell’assessorato alla Formazione professionale e sui tetti della cattedrale. Basta adesso, se Renzi ha deciso metta fine a questo teatrino, si riconsegni la voce al popolo sovrano chiudendo una delle esperienze peggiori della storia della politica siciliana degli ultimi 50 anni”.
Da questa maggioranza bulgara all’Ars a guida Partito democratico – conclude Figuccia – possiamo aspettarci di tutto e di più”.
2 commenti
Silenzio assordante da parte di quasi tutti gli esponenti politici. Locali e nazionali. Di quelli che hanno creato un sistema che è servito da alibi a crocetta e lumia per distruggere tutto. Silenzio colpevole a cui sarà data risposta alle prossime elezioni. Figuccia può parlare perchè è pulito, a differenza della maggior parte dei suoi colleghi che sono a proprio agio solo in mezzo al fango
Tutto il popolo siciliano è rimasto attonito, disorientato e perplesso per cotanto assordante silenzio e…………indifferenza!!!
L’unico grido di dolore nell’assistere a tanta barbarie nei confronti delle migliiaia di lavoratori che da anni stanno subendo, si eleva da parte dell’On. Figuccia, il quale è stato sempre solidale con i lavoratori ed ha cercato delle soluzioni proponendole ad un esercito di ………SORDI!!! On. Figuccia, stia sempre vicino ai lavoratori e lotti con loro, faccia capire la reale e disperata situazione che pervade i lavoratori e la Sicilia tutta, siamo arrivati……………non ne possiamo proprio più!!!!!!!!!!