LA REPLICA ALLE DICHIARAZIONI DEL SINDACALISTA CISLINO. I PASSI INDIETRO REGISTRATI HANNO UNA DOPPIA REGIA SECONDO IL PRESIDENTE DEGLI ENTI FORMATIVI: IL GOVERNO REGIONALE CHE NON INTENDE INTERVENIRE PER METTERE IN SICUREZZA I LAVORATORI E LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI SPACCATE E SENZA UNA COMUNE SOLUZIONE
“Ci sorprendono le dichiarazioni di Giovanni Migliore che, invece di fare autocritica, si scaglia contro gli Enti cercando di distogliere l’attenzione dei più sulle gravi ed inconfutabili carenze delle Organizzazioni sindacali che si sono presentate agli ultimi tavoli in modo confuso e dissociato”. Così Benedetto Scuderi, presidente dell’associazione degli enti formativi Asef, replicando a quanto dichiarato da Giovanni Migliore, responsabile regionale della Cisl Scuola per la Formazione professionale, pubblicato in altra parte del nostro giornale.
Non è andato giù al presidente dell’Asef l’affermazione di Migliore che punta il dito sugli enti formativi quali responsabili del mancato raggiungimento dell’intesa che sbloccherebbe la vertenza degli operatori esperti in politiche attive del lavoro. Difatti, per Migliore: “Dopo il nulla di fatto nell’incontro dello scorso 2 aprile, ripetuto senza esito il 3 per potere raggiungere una possibile intesa, dobbiamo, nostro malgrado, registrare continui passi indietro dell’assessore al Lavoro, Bruno Caruso, che si ostina a non volere firmare l’accordo, ma anche degli enti che non garantiscono tutto il personale e non si impegnano ad assumere tutto il personale con contratti subordinati a tempo indeterminato”.
Per Scuderi, invece, le responsabilità vanno ricercate altrove e non di certo tra i piccoli enti formativi.
“Le Organizzazioni Sindacali, firmatarie di contratto – sostiene il presidente di Asef – non hanno aderito alla richiesta di un confronto, leale e coerente con l’attuale condizione in cui il Sistema versa, proposto dalle associazioni datoriali che mai si sono sottratte, ancorché non obbligate, a collaborare a che si potesse pervenire a rendere meno gravosa la situazione in cui versano i lavoratori”.
Non senza polemiche, Scuderi evidenzia i limiti dell’azione sindacale su una vertenza rimasta ancora al palo dopo mesi di trattativa.
“Ma forse per le Organizzazioni Sindacali – stigmatizza Scuderi – è difficile ammettere che il Governo Regionale, come dimostrato da anni, non intende intervenire adottando un Sistema in grado di mettere in sicurezza i lavoratori e che, essi stessi, non sono stati in grado di esercitare i propri diritti pretendendo il rispetto, da parte del Governo, delle Leggi Regionali esistenti. Ed allora – aggiunge – si scagliano verso la parte più debole del Sistema rappresentato da piccoli Enti ritenendo che questi possono addossarsi il costo di nutriti gruppi di lavoratori”.
Per il presidente degli enti formativi aderenti all’associazione Asef: “Siamo così passati dall’utopia del posto fisso al Ciapi a quella del posto fisso in quegli Enti che, a tutt’oggi, non hanno risorse nemmeno per garantire il loro personale”.
“Quella del prossimo 8 aprile – conclude Scuderi – è l’ultima occasione che ha il Sindacato per tentare di far trovare al Presidente Crocetta una qualche soluzione, naturalmente se, nel contempo, questi non possa essere presente per improvvisi sopravvenuti impegni istituzionali”.
5 commenti
Vorrei dire che , continuare a discutere con questo governo fatto dai incompetenti e delinquentie è inutile . Questa governo ha dimostrato ampiamente la sua incapacità , e non si comprende per quale arcano motivo si continui cosi visto che abbiamo un’isola completamente distrutta. Pensare oggi di risolvere la questione è utopia ,passeranno almeno trentanni perché la Sicilia possa riprendere (nelle mani d’un governo responsabile). Oggi mi sento di consigliare a chi può d’andare via la Sicilia sta morendo e noi con lei.
Certo è anche comodo che i piccoli enti partecipino a garanzia giovani senza occupare il personale privo di enti proveniente dagli sportelli, come suole dirsi ,vorrebbero la moglie ubriaca e la botte piena.
Sono pienamente d’accordo con Benedetto Scuderi.
Se oggi il sistema della formazione in sicilia è stato raso al suolo è in larga parte colpa dei sindacati federali che in questi anni hanno fatto lo struzzo. Lasciando ai governatori di turno e assessori del ramo tutti gli spazi per potere fare macelleria sociale dei lavoratori e calpestare tutte le leggi che regolano e finanziano la formazione in sicilia.
Il problema è che qualcuno vuole firmare un accordo che possa essere rispettato, i sindacati vogliono firmare un accordo (ricordo che i sindacati non rischiano nulla dal punto di vista economico) irrealizzabile per poi scaricare la colpa sugli enti che non lo hanno rispettato. Vogliamo continuare a illudere la gente?
Ma sì dai…..potremmo prenderci in carico il personale proveniente dagli sportelli, ma dopo aver mandato a casa il nostro personale perché privo ricopertura finanziaria.
Questa sì che sarebbe un’idea geniale, oserei dire di responsabilità sociale.
Ma sicuramente condivisa dai sindacati.