LETTERA APERTA INDIRIZZATA AL SINDACO CRISTALDI PER DENUNCIARE LA SOPPRESSIONE DI MOLTI UFFICI PUBBLICI CHE PENALIZZANO LA CITTADINANZA
“Mazara del Vallo dal mese di luglio 2014 non ha più l’ufficio del Giudice di pace e unico responsabile è il sindaco Nicolò Cristaldi”. Ad affermarlo Girolamo Pipitone, presidente del Centro Studi ‘La Voce’.
Per Pipitone si tratta di una grave perdita per i cittadini, visto che “l’Ufficio trattava 700 cause civili annue e 250 processi penali”. In una lettera aperta indirizzata al primo cittadino mazarese il presidente del Centro Studi ‘La Voce’ punta il dito sul sindaco Cristaldi individuato come unico responsabile della chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace “per aver presentato al ministero di Grazia e Giustizia la richiesta di mantenimento dello stesso un mese dopo la scadenza del termine perentorio del 29 aprile 2013, così come previsto dal decreto legislativo 156/2012”.
Questa chiusura, si legge nella citata nota, si aggiunge all’interminabile elenco di uffici pubblici soppressi nella città di Mazara del Vallo durante la sindacatura Cristaldi: Sezione distaccata del Tribunale di Marsala, Distaccamento Agenzia delle Entrate di Marsala, Distaccamento Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Trapani, Ufficio del Territorio (Catasto) di Trapani, Ufficio del Giudice di pace.
“Questi uffici sono stati soppressi – dice Pipitone – perché l’amministrazione Cristaldi non ha saputo eliminare disagi facilmente superabili, segnalati dai responsabili dei vari uffici, ad eccezione della sezione distaccata del Tribunale di Marsala soppressa per legge. Questi fatti lasciano i cittadini alquanto scoraggiati e preoccupati per i disagi derivanti da suddette soppressioni”.
Il Centro Studi ‘La Voce’ rimarca come “Il mantenimento degli uffici del Giudice di pace nei comuni limitrofi, addirittura con popolazione inferiore a quella di Mazara, quali Castelvetrano e Partanna, lasci perplessi i mazaresi, poiché dimostra che un’attenta gestione della cosa pubblica può eliminare i costi aggiuntivi per il cittadino, costretto a raggiungere le sedi di Marsala e Trapani”.
“Vero è che il ritorno dell’ufficio del Giudice di pace – chiarisce Pipitone – comporterebbe a carico del Comune gli oneri relativi alle spese di funzionamento e alla fornitura della sede. Va precisato però – aggiunge – che oggi sarebbero a costo zero per il nostro Comune se l’ufficio venisse ubicato nei locali dell’ex sezione distaccata del Tribunale di proprietà comunale, in atto liberi e in stato di totale abbandono”.
Nella richiamata nota il presidente del Centro Studi ‘La Voce’ lancia un appello al Sindaco Cristaldi.
“Poiché il decreto ‘mille proroghe’ del 31 dicembre 2014 ha prorogato il termine al 30 luglio 2015 – precisa Pipitone – i mazaresi legittimamente pretendono che, entro tale termine, il sindaco faccia istanza di ripristino dell’ufficio del Giudice di pace, nel rispetto delle condizioni imposte dal decreto legislativo n. 156/2012, assumendo l’impegno, nella qualità, di farsi carico di tutte le spese di funzionamento dell’ufficio”.
“Il silenzio assoluto del sindaco, degli assessori e dei consiglieri comunali è inquietante – conclude Pipitone”.
Il nostro giornale è disponibile ad accogliere l’eventuale replica dell’amministrazione comunale sulla vicenda della chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace.