Due gli incontri importanti, mentre dovrebbe concludersi una vicenda che si trascina da quattro mesi.
L’amministrazione comunale ha un appuntamento con il Ministero degli interni per cercare una soluzione per i 69 dipendenti precari che rischiano il posto di lavoro in seguito all’adesione del Comune al piano decennale di riequilibrio, l’altro appuntamento doveva essere con la Corte dei conti che avrebbe voluto ascoltare il sindaco sul consuntivo 2013, incontro evitato proprio dall’adesione al piano decennale che sospende qualsiasi richiesta di chiarimenti. Mentre la vicenda da chiudere è sul futuro degli asili nido, che sembrerebbe avviarsi verso un epilogo positivo. C’è anche il bando di gara sul servizio di igiene ambientale che scade a fine mese e sul quale, al punto giunti, è quasi certa la proroga.
Dai risultati ottenuti dipenderanno una serie di decisioni al momento congelate, come le dimissioni di alcuni consiglieri. E’ la settimana di svolta, in questi giorni decideranno di restare fino alla fine del mandato elettorale o di lasciare per l’impossibilità di incidere sulle gravi problematiche in atto.
Gli stessi lavoratori non saranno disponibili al bagnomaria e pretenderanno certezze sul loro futuro.
A preoccupare è la questione finanziaria dell’Ente con le casse ormai vuote, mentre sono passate in secondo ordine le altre emergenze della città. Niente e nulla potranno distrarre i favaresi sull’allarme dissesto finanziario, neppure il misero tentativo di buttare in caciara le riflessioni dell’arciprete sulla povertà locale. Manco a dirlo, la gente è con don Giuseppe D’Oriente e più Manganella e company si agitano feriti, più aumenta l’apprezzamento per il sacerdote, che sapeva di toccare argomenti pesanti e coraggiosamente è andato avanti. E alle riflessioni del Venerdì Santo ne ha aggiunte altre nell’omelia di Pasqua.
In passato quando le tasche dei cittadini non venivano svuotate dalle tasse, ché lo Stato stampava debiti su debiti per ingrassare i politici che hanno mangiato e hanno fatto mangiare ai loro familiari il pane sporco, citato da Papa Francesco, non c’era sulla politica l’attenzione di oggi. Adesso le cose sono cambiate. Si sta con gli occhi aperti, si vigila e si formano le opinioni. Meglio e più approfonditamente in un paese come Favara, dove tutti conoscono tutti.
E i cittadini, dicevamo, in questa settimana avranno modo di conoscere altre novità legate alla questione finanziaria e continueranno a formarsi la loro opinione sulla politica.
1 commento
Gentile Sig Sindaco, siamo curiosi di capire finalmente quale futuro riserverà a noi cittadini, con il piano di riequilibrio tutto dovrà essere messo nero su bianco. Ormai siamo così tanto disperati che qualsiasi vostra decisione sarà la più giusta. Chiedere ulteriori sforzi non crede sia deleterio? non sarebbe opportuno fare delle scelte (magari impopolari) tagliando le spese inutili, (vedi il personale a mani incrociate) ricollocando i servizi essenziali nelle mani dell’amministrazione. Gestione rifiuti, mensa scolastica, riscossione tributi ecc.ecc. Magari potrebbe essere un’occasione per dare delle risposte al personale che a breve perderà il lavoro. Siamo Fiduciosi nella sua profonda riflessione, affinchè già da domani si riesca a poter lavorare per il futuro di Favara e dei suoi concittadini. FAVARA LIBERA