PER IL CAPOGRUPPO DEI CENTRISTI ALL’ARS IL SETTORE È IN CRISI E IRRIGAZIONE NON PARTE. PRESENTATO ATTO ISPETTIVO
“Un territorio senza agricoltura è un territorio a rischio, anche idrogeologico! E l’avvio della campagna irrigua è al palo”. Lo dice Nino D’Asero, capogruppo all’Ars del Nuovo centro destra sottolineando il circolo vizioso nel quale è piombata l’Isola “a causa delle azioni avviate da questo governo regionale che rendono antieconomico operare nel settore agricolo”.
Per il parlamentare centrista si tratta di: “Azioni che non potranno avere per effetto che l’abbandono delle campagne, con conseguenze disastrose per le aziende agricole siciliane a vantaggio di quelle di altre regioni dove i governi certamente più lungimiranti hanno provveduto in sede di legge di stabilità a emanare norme che facilitano le attività delle aziende agricole”.
“Il governo Crocetta, persino nell’ultimo Dpef, ha citato l’agricoltura come uno dei tre asset sui quali puntare per una ripresa e un rilancio economico della Sicilia – riprende D’Asero – smentendo poi se stesso, clamorosamente, con il disinteresse mostrato nei confronti dello stesso comparto, per il quale ha diminuito i finanziamenti”.
“I competenti Consorzi di Bonifica – sostiene il capogruppo Ncd al Parlamento siciliano – hanno comunicato che quest’anno, a causa anche della ritardata approvazione della legge di stabilità, avvieranno con altrettanto differimento gli addetti alla manutenzione degli impianti di distribuzione irrigua e, inoltre, potrebbero non operare il sollevamento delle acque: onere che ricadrà interamente sugli agricoltori. I Consorzi si limiterebbero soltanto allo scorrimento delle acque”.
Quindi – conclude D’Asero – in un periodo che, dal punto di vista economico, è il peggiore dal 1930 ed è il peggiore in assoluto dal punto di vista ambientale, occorre intervenire immediatamente affinché i Consorzi di bonifica avviino la campagna irrigua 2015 con il necessario personale e, in particolare, svolgendo la imprescindibile azione del sollevamento delle acque, alfine di recapitare direttamente nei campi quel bene prezioso e imprescindibile che è l’acqua. La bozza del nuovo Dpef, con i suoi tagli nel comparto, ci terrorizza ulteriormente”.
Per questo, D’Asero ha depositato una interrogazione urgente, indirizzata a Crocetta e all’assessorato all’Agricoltura, Caleca.