Lui è persuaso, ed è persuaso male, di essere capace di imbrogliare il mondo. Nei momenti di difficoltà abbassa la coda, al minimo spiraglio di fatti positivi se la prende con la stampa, colpevole di disinformazione, quando sono state riportate esattamente le sue stesse parole.
Noi continueremo a fare il nostro mestiere senza lasciarci intimorire dalle esternazioni di un “certo” sindaco. Continueremo a raccontare i fatti e a rispettare le regole dell’informazione garantendo il diritto di replica e di rettifica, che il “certo” non ha mai esercitato, furbescamente scegliendo altri canali per smentire se stesso.
La proroga non è valida l’ha detto lui al suo ritorno romano, adesso grida la sua valida. Noi eravamo e siamo convinti che nei confronti dei lavoratori è validissima da sempre. Loro hanno ricevuto l’ordine di continuare a lavorare, senza ricevere la lettera di cessazione di rapporto lavorativo. Hanno tutte le tutele della legge. E così dovranno fare nel mese di Maggio, Giugno, fino alla pensione o fino a quando un “certo” sindaco firmerà le lettere di fine rapporto. Che c’entra la stampa? Vuole nella sua attuale disperazione tirarci dentro le sue responsabilità? Noi raccontiamo i fatti, mentre non decidiamo sulle tasse, sul piano di riequilibrio finanziario e su tutti gli aspetti dell’amministrazione di una città. Certamente siamo decisivi nella formazione dell’opinione, ma con l’amministrazione di un “certo” sindaco abbiamo poco da formare. Ci pensa lui direttamente offrendo alla città il peggio della sua storia.
E l’eredità che lascerà, resterà a perenne memoria del suo amministrare.
1 commento
Mischinu….il sindaco naturalmente anzi, “certo” sindaco.