Mancano 14 giorni lavorativi alla fine del mese e alla scadenza della proroga concessa con l’ordinanza di Manganella. Entro questo termine si deve trovare la soluzione per rinnovare il contratto di lavoro a 69 precari. E’ corsa contro il tempo e in questo senso Leonardo Pitruzzella ha convocato la riunione di capigruppo di questa mattina, presente il sindaco e la segretaria generale, dottoressa Italiano.
“E’ mia intenzione – ha detto Pitruzzella – convocare una seduta del Consiglio straordinaria per fare il punto sulla situazione finanziaria dell’Ente e sullo stato dell’arte del piano di rientro votato in tutta fretta con l’impegno di riparlarne tra un mese. Per queste ragioni abbiamo chiesto la presenza del sindaco e della dottoressa Italiano in questa riunione di capigruppo. Del resto non possiamo continuare ad essere informati dalla stampa, piuttosto che dal sindaco. Tra tante criticità, ciò che maggiormente ci interessa è la salvezza dei posti di lavoro. Vogliamo conoscere le attività poste in essere su questa gravissima problematica e avere notizie sull’incontro romano del sindaco”.
A questo punto, vi racconto prima gli aspetti tecnici presentati dalla segretaria comunale.
La proroga che dovrà essere concessa ai lavoratori “è efficace solo se approvata dalla Commissione Stabilità Finanziaria alla quale deve essere presentata. Con l’accesso al riequilibrio siamo sottoposti a dei controlli per questo abbiamo chiesto un incontro per discutere sulla grave problematica.
Vi anticipo che oltre lo Stretto di Messina il problema dei precari è incomprensibile”.
La dottoressa Italiano ha fatto sapere che gli uffici comunali stanno inviando alla Commissione la necessaria documentazione e alla Regione si chiederà la certificazione dei trasferimenti finanziari previsti per Favara. Attraverso la certificazione si potrà valutare se ci sarà la copertura finanziaria per la proroga. “La Commissione vuole la certificazione della Regione per conoscere l’entità del finanziamento. Questo è il nodo da sciogliere”.
Un nodo da sciogliere in 14 giorni lavorativi, rispetto ai tempi biblici della Regione. Occorrerebbe un’altra ordinanza di proroga che Manganella dichiara di non volere assolutamente concedere.
“Ho chiesto – a parlare è Manganella – un incontro con il Ministro Alfano e cercherò di mettermi in contatto con la dottoressa Corsello della Regione per ottenere la certificazione della somma destinata a Favara. Io non darò più altre proroghe”.
Ad una situazione che appare disperata, dicevo, per il poco tempo a disposizione, si aggiungerebbe un piano “B” dell’amministrazione che dovrebbe scattare con il fallimento dell’autorizzazione alla proroga da parte della Commissione. Dei particolari del piano “B”, Manganella non ha voluto parlare. Si riserva di sorprenderci, si tratterebbe, comuque, di assicurare la continuità lavorativa attraverso la copertura finanziaria con il bilancio comunale.
Opposizione e maggioranza presenti nell’incontro hanno dato piena disponibilità, ovviamente, con i dovuti distinguo. Salvatore Lupo ha ricordato che i lavoratori sono tutti da tutelare non essendo di sera A o di serie B. Gerlando Nobile ha chiesto alla segretaria comunale di calendarizzare le attività dei dirigenti nella formazione del piano di rientro e nella esatta valutazione dei debiti fuori bilancio. Giovanni Bennardo ha sottolineato che non farà mancare il suo appoggio per salvare i posti di lavoro, ma la soluzione spetta al sindaco e alla sua maggioranza. Stesso ragionamento è stato fatto da Carmelo Vassallo Todaro. Gaetano Airò è intervenuto diverse volte sul velocizzare gli interventi del Comune e sull’opportunità di dare fin da subito chiarezza estrema alla città.
Manganella, dal canto suo, ha avuto risposte per tutti ed è apparso abbastanza sereno, avrà un suo asso nella manica.