GOVERNO RENZI PENALIZZA LA SICILIA, RIDUCENDO I TRASFERIMENTI E CANCELLANDO IL SUD DALL’AGENDA DEGLI INVESTIMENTI INFRASTRUTTURALI
“Abbiamo pesanti ritardi rispetto a tutto il resto d’Europa, la forbice s’allarga sempre più ed il Governo Renzi parla di cifre incoraggianti e di una ripresa in corso, ma non è così”. Ad affermarlo Giovanni Condorelli, Segretario confederale di Ugl e responsabile delle politiche per il Mezzogiorno, intervenuto lo scorso 24 aprile a Siracusa, presso il Jolly Hotel, al convegno dal titolo: “Il Futuro del sindacato”, organizzato dalla Unione territoriale del lavoro di Siracusa, guidata da Tonino Galioto.
Sono tante e gravissime le vertenze aperte in Sicilia – sostiene il Segretario Confederale” – . Che aggiunge: “Oltre 10 anni fa si parlava di ‘accordo di programma’ sulle Raffinerie siciliane di Gela, Priolo, Milazzo, il polo più importante d’Europa, che non è stato rispettato. Oggi l’Eni chiude i battenti a Gela e noi non ci stiamo, l’Ugl porrà al tavolo istituzionale la questione che non è ancora chiusa: l’accordo deve essere rispettato”.
“C’è un preoccupante deficit di politica economica nel Mezzogiorno – sottolinea Condorelli – il Governo Renzi e quelli precedenti di Monti e Letta hanno ridotto considerevolmente il trasferimento dei fondi e cancellato dalle priorità il Sud e la Sicilia che cade a pezzi come i viadotti Himera sull’autostrada Palermo-Catania e Scorciavacche, sulla statale 121 Catanese che collega Palermo con Agrigento, ceduto per ben due volte dopo la recentissima ricostruzione”.
“Il sindacato ha il compito di colmare il vuoto politico con un cambio di passo – conclude Condorelli – cosa che Ugl ed il nuovo corso, con la guida autorevole del nostro Segretario generale Paolo Capone, sta facendo, puntando su una rinnovata classe dirigente, dinamica e piena di entusiasmo che ha chiuso definitivamente col passato”.