Si dovevano affrontate punti importantissimi come lo sono il piano di riequilibrio e il nuovo servizio di igiene ambientale, ma non c’era il sindaco, c’erano gli assessori Chianetta, Zarbo, Sutera, Lumia, non c’erano i dirigenti e i documenti sui quali dibattere e ragionare.
E allora all’incalzare dell’opposizione sono corrisposte risposte dell’amministrazioni improntate sulla piena disponibilità ma per nulla complete.
Sul servizio di igiene ambientale è stato detto che l’assessore si è dimesso e quindi i presenti non erano in grado di affrontare le questioni poste, sul piano finanziario l’assenza dei dirigenti è stata giustificata dall’eccessivo lavoro svolto dagli stessi durate il normale orario di lavoro per preparare la documentazione da presentare al Ministero degli Interni, ragione per la quale non si poteva chiederne la presenza anche in Consiglio.
Una parte della maggioranza entrava ed usciva dall’aula quasi sofferente sugli interventi dei loro colleghi dell’opposizione.
E’ stato un Consiglio come al bar. Personalmente me ne sarei andato quasi subito per il basso livello dei lavori. Non potevo per farne la cronaca.
Siamo alla frutta. Per il civico consesso è un triste trascinarsi in attesa delle risposte che arriveranno da Roma sulla proroga ai precari e sul piano di riequilibrio finanziario. Intanto l’amministrazione comunale, attraverso lo sforzo degli assessori, cerca di assicurare l’ordinario e di fare ordine in un infinito disordine. E nel frattempo la maggioranza perde pezzi in favore dell’opposizione alla quale ha da qualche giorno aderito il consigliere ed ex assessore Giuseppe Milioti.
Si tira a campare.