La Piazza della protesta…cioè Piazza Cavour (non ce ne voglia il Conte Camillo Benso) continua ad essere animata da manifestazioni di protesta contro l’amministrazione comunale.
Dopo la temporanea soluzione trovata in extremis da Manganella per i 70 precari che da giorni presidiavamo il comune, a scendere in campo il personale degli asili nido “Juvenilia” e “Baby Park”. Il motivo della protesta è noto a tutti ed è stato motivo di intensi dibattiti nella stanza del sindaco in questi mesi. Infatti è dal 1° gennaio 2015 che le due strutture non percepiscono lo stipendio, nonostante portino avanti le attività, garantendo continuità per i bimbi da 0 a 3 anni.
“Baby Park” e “Juvenilia” che sommati contano 100 bambini, chiedono a gran voce la verità a questa amministrazione che, come affermano, per mesi hanno raccontato solo bugie. Con indosso una maglia rossa con una scritta bianca che recita “No alla chiusura degli asili nido comunali dopo 30 anni di attività”, affermano che “mai prima d’ora, nessuna amministrazione a prescindere dal colore politico, si era permesso di toccare questo servizio. Abbiamo cercato di avere un colloquio con il Comune, ma questo non ha portato a niente. La parola d’ordine- continuano a dire in coro- era di continuare a lavorare. E’ da 5 mesi che è volontariato”.
Presente in Piazza Cavour anche Fra Giuseppe che ha pregato insieme a loro e per loro, ricordando che “ciò che capita non è colpa del Signore ma degli uomini”, chiedendo la pace per i presenti e l’illuminazione divina per gli amministratori. Ma i 25 madri e padri di famiglia dei due asili nido non erano da soli a manifestare. A dare il loro sostegno anche i genitori e i piccoli che accudiscono nelle loro strutture. Ai presenti hanno distribuito una lettera, urlata al microfono davanti al Palazzo di Città, nella quale prendono atto “del perdurare della situazione di stallo da parte del comune di Favara che dal 1° gennaio ad oggi non ha effettuato nessun atto deliberativo per garantire il proseguimento del servizio (…)Il paradosso tutto favarese, che in un momento in cui le politiche del Welfare puntano al potenziamento dei servizi per l’infanzia, qui si chiude con estrema facilità e senza alcuna remore, gettando nello sconforto centinaia di famiglie che hanno visto in questi ultimi giorni un’imbarazzante altalena di informazioni e 25 operatori trovatisi dopo 26 anni in mezzo alla strada”.
La lettera termina con un appello ai rappresentanti istituzionali, dal sindaco ai dirigenti, passando dai funzionari ai deputati regionali e nazionali, affinchè “scongiurino questa nefasta evenienze”: la chiusura di questi due asili comunali.