Si inizia la settimana decisiva con i nostri politici che dovranno fare scelte di significativa importanza per Favara.
Dovranno effettuare la scelta se ricorrere al piano decennale di riequilibrio delle finanze comunale o chiudere la partita bocciando la proposta che Manganella porterà nell’aula Falcone Borsellino. L’ultimo giorno utile sarà lunedì 15 Giugno, quando scadranno i novanta giorni assegnati dall’adesione all’approvazione finale, ma va da se che la scelta cadrà in settimana. Ed anche possibile, che Manganella, per smentire l’opposizione, possa presentare la sua proposta già giovedì o venerdì e non l’ultimo giorno.
Stasera, intanto, il Consiglio comunale sarà chiamato a nominare il nuovo Collegio dei revisori del conto, che dovrà esprimere il parere sul piano di riequilibrio. La seduta del civico consesso è straordinaria, ché è corsa contro il tempo.
Saranno gli ultimi giorni di questa esperienza amministrativa o proseguiranno fino alla scadenza naturale del mandato, cioè alla Primavera del 2016?
A questa domanda risponderanno i consiglieri comunali. Se approveranno la proposta del sindaco del piano decennale, continueranno ad amministrare Favara. Se lo respingeranno, il Comune andrà in dissesto e loro a casa.
Su quale potrebbe essere la soluzione migliore, sono convinto che potrà risponderci solo il tempo.
Le misure per rientrare nell’equilibrio finanziario potranno funzionare solo se ci sarà una vera e propria inversione di tendenza con azioni forti e senza “babbiu”. Una energica azione contro l’evasione fiscale, una adeguata riscossione dei tributi, la vendita degli immobili comunali, la rivisitazione dei contratti, una reale riorganizzazione del personale e l’elenco è lungo. In questi quattro anni di amministrazione Manganella si è fatto poco. E spesso il poco ha fatto più danni dello stesso problema che doveva risolvere.
Il dissesto subito? Nessuno, dicevamo, conosce bene le conseguenze di un fallimento dichiarato. Possibilmente si abbatterà come una mannaia sui dipendenti comunali, sui creditori dell’Ente e sui cittadini per almeno due anni.
Sull’uno o sull’altro dovranno decidere i consiglieri e in pochi giorni. Dovranno valutare i pro e i contro, mentre noi sopporteremo le loro scelte, così come abbiamo fatto in questi anni. Comunque andrà è stato un insegnamento da ricordare. Dovremmo ricordare come sia importante attribuire un grande valore al voto, ché l’amicizia e la parentela, spesso, non sono titolo per riceverlo.