Il Comitato Beni Comuni di Favara Massimo Centineo
“Questo periodo di transizione della ripubblicizzazione dell'acqua andrà di certo per le lunghe, riteniamo quindi utile mettere in atto una commissione d'indagine consiliare nel verificare la gestione del servizio idrico nel nostro comune e discutere gli interventi da attuare sui disservizi che si sono verificati nel tempo, in modo da eventualmente ufficializzare l'inefficienza del gestore che da tempo viene ripetuto da più parti, la eventuale incapacità di effettuare riparazioni e ripristini a regola d'arte, l'assenza di servizi di assistenza all'utenza, l'invio della bollettazione delle utenze eseguito in ritardo con poi relativi interessi pagati per un mancato ricevimento e non per un ritardato pagamento.
E questi sono solo alcune problematiche che hanno i nostri cittadini e che necessitano di concrete risposte e concreti interventi.” Era una delle tante evidenze che, tramite una missiva protocollata col numero 33322 del 14 luglio 2011, il Comitato Beni Comuni indirizzava al Sindaco Manganella e a tutta la sua compagine di maggioranza che lo aveva sostenuto in campagna elettorale col famoso slogan “4 Sì e 1 Sasà”.
Riteniamo, quindi, che la vera demagogia sulla questione “ACQUA” (e non solo…) risulta essere proprio quel relativo finto operato da parte di tutta la politica, che adesso vuole, prima di attuare la seduta straordinaria di un consiglio aperto alla città, preparare una sorta di “saggio magistralis”. La famosa proroga di 30 giorni, “conquistata” dal nostro primo cittadino nell'incontro avuto con i funzionari di Girgenti Acque, sta dando l'opportunità ai morosi di mettersi in regola coi pagamenti. E chi non sarà in grado comunque di onorare il dovuto al gestore idrico si troverà in punto e in bianco senz'acqua? La priorità risulta essere proprio questa! Evitare gli stacchi e attuare soluzioni immediate sul problema imminente. Tutto il resto, per il momento, risulta un semplice contorno. D'altronde sono già trascorsi quasi due anni (vedi data del protocollo di cui sopra) da ciò che adesso per voi politici risulta essere diventata “una questione dove studiarci profondamente sopra”. Questa sì che è demagogia!