foto tratta da: www.cronacaoggi.it
Nella macelleria sociale che ha decapitato il lavoro a migliaia di operatori della Formazione professionale e le famiglie gettate sul lastrico, sono incappati anche i lavoratori dell’ente di formazione Opera Diocesana Assistenza (ODA) di Catania. Uno di quegli enti ecclesiastici che è ritrovato ad avviare le procedure di licenziamento collettivo di cui alla legge n.223 del 23 luglio 1991 abbandonando i principi cattolici che l’hanno retto per decenni.
Lo scorso mese di maggio i lavoratori avevano chiesto l’intervento dell’Arcivescovo di Catania e promosso momenti di protesta contro la decisione del presidente dell’ente Monsignore Alfio Russo di avviare le procedure di mobilità esterna, anticamera del licenziamento, previsto per fine mese di luglio. Lavoratori che non percepiscono lo stipendio da 9 mesi.
Secondo quanto fatto sapere dalla presidenza dell’Oda, la decisione maturerebbe per via del fatto che “l’assessorato regionale il 31 luglio non avrà una programmazione per il prossimo anno e ci sono altre possibilità di finanziamento per il personale”.
Questo è l’ennesimo esempio del fallimento del Governo Crocetta nel settore della formazione professionale. In tre anni licenziati oltre 2 mila lavoratori, in un settore le cui leggi vigenti non prevedono la perdita del posto di lavoro ma il reimpiego altrove. Previsione normativa che non è mai stata presa in considerazione dalla politica regionale che ha assunto un pesante fardello nei confronti di migliaia di famiglie siciliane.
Il dramma che vivono i dipendenti dell’ente catanese è sintetizzato in una lettera che di seguito riportiamo.
“Non è necessario imbracciare fucili per uccidere. Gli omicidi si commettono anche togliendo il lavoro a chi per oltre 30 anni ha lavorato onestamente. Gli si toglie il lavoro e con esso la dignità, la casa, la sopravvivenza, la famiglia.
E’ quello che sta succedendo a 8000 lavoratori della formazione professionale siciliana, e facendo la media di 4 persone a famiglia, il governo siciliano si sta macchiando dell’omicidio di 32.000 persone.
Parliamo di omicidio perché queste persone stanno pian piano morendo. Tutto questo nel silenzio più totale di tutte le istituzioni che fingono di non vedere il massacro che si sta compiendo.
Le vere riforme si attuano togliendo gli sprechi, togliendo a chi per anni ha lucrato nella formazione, e non certo agli operatori che hanno sempre lavorato onestamente, rendendo un servizio ai tanti giovani che si avvicinavano alla formazione in alternativa ai percorsi scolastici o per il conseguimento di una qualifica professionale.
I fondi destinati alla formazione non pesano sul bilancio regionale e chi si vanta di aver tagliato per risparmiare sa di dire un enorme bugia, sperando di avere maggiore consenso politico.
NON E’ COSI’: si è derubata la Sicilia di risorse europee che dovevano essere spesi per la formazione e servire alla collettività. Queste risorse, per incapacità, incoscienza e disinteresse sia per la propria terra che per i giovani siciliani, tornano indietro al mittente; e altre regioni o addirittura altri stati ne usufruiranno.
Non usufruiranno invece i nostri ragazzi della formazione, che la nostra costituzione prevede come diritto.
In questa macelleria si sono ritrovati anche i 74 lavoratori dell’ ODA ( Opera Diocesana Assistenza) che si è spogliata della missione morale e cattolica che l’ha distinta sino ad adesso e si appresta a mettere in strada tutto il suo personale impegnato nella formazione professionale e nelle politiche attive del lavoro, ben sapendo che, quasi sicuramente anche attraverso tagli e ritagli, un nuovo piano formativo verrà attuato da parte dell’amministrazione regionale, così come, attraverso l’accreditamento dei servizi per il lavoro, potrà occuparsi di politiche attive e impegnare il resto degli operatori qualificati. Licenzierà il suo personale per aderire al bellissimo JOBS ACT?
L’Ente pur avendo con i lavoratori un debito di 9 mesi di retribuzioni, non ha saputo o voluto aspettare e celermente ha avviato il licenziamento collettivo, perchè?
L’Ente ODA da oltre 30 anni si occupa anche di formazione per diversamente abili, grazie al proprio personale che con cura e dedizione si è adoperato per il recupero sociale e scolastico di questi meravigliosi ragazzi, e facendo in modo che attraverso attività di vario genere imparassero a cavarsela nella vita e nella società.
I lavoratori della formazione professionale chiedono al governo regionale, nel più breve tempo possibile, di mettere in atto tutti gli adempimenti affinché ci sia certezza della prossima attività corsuale, in modo tale che gli enti rimasti ancora in vita non operino in maniera scellerata con i licenziamenti. Inoltre chiedono all’Ente Oda di riappropriarsi della mission per cui è nata. Evitiamo gli omicidi”.
4 commenti
Per quanto si possa essere preparati alla definitiva mannaia non riesci a liberarti dell’impotenza che s’impossessa di te e il senso di fallimento che è ancora più deleterio per chi ha lottato con tutte le forze senza mai risparmiarsi, neppure le lacrime copiose riescono a sciogliere il nodo alla gola che soffoca e impedisce di respirare, percepisci solo la totale devastazione. Si, è devastante per l’anima, il cuore, la mente. La dignità calpestata e la consapevolezza che nulla sarà come prima, devi inventarti una nuova vita ma non sei pronta, non hai più la forza che hai usato e hai esaurito per non arrivare alla condanna definitiva, non hai più vent’anni ma cinquanta. Hai bisogno di tempo per elaborare e per comprendere fino in fondo che perdere il lavoro equivale a perdere la libertà e la dignità e comprendi che pur vivendo in mezzo a tanta gente, sei sola, la tua famiglia investita in pieno è sola. Adesso sono un’assistita, almeno quando l’assessore mi indica come tale, finalmente, dice la verità. Leggere la parola LICENZIATA è quanto di più offensivo e devastante una persona possa subire. Un numero anonimo che andrà ad ingrossare le statistiche, questo è quanto vale un uomo, una donna ai quali sottraggono il lavoro e con esso la libertà. Il mio pensiero va solo a chi ha attraversato e chi purtroppo è destinato ad attraversare questo calvario. A chi ha determinato e voluto questo sterminio va il mio totale sdegno e disprezzo.
Anche il Ciofs fp delle suore e un particolare della cara suor Mariella lo turco ha licenziati tutto il personale … Cara suora che tu sia maledetta .. Insieme a questa classe politica di merda
Per esempio, durante il dominio Cuffaro-Stancanelli, quanti nuovi dipendenti nella formazione professionale, quanti nuovi enti, quali regole sono cambiate.
Abbiamo diritto a una vera commissione d’inchiesta che accerti i veri responsabili.
Devono pagare, non farcela pagare.
Grazie CIOFS per ever licenziato tutti gli sportellisti (Complimenti)