“Nei prossimi giorni, renderò noto un dossier dove, con nomi e cognomi, indicherò, con dati certi ed inoppugnabili chi, in tutti questi ultimi decenni, ha speso con allegria le risorse del Comune, favorendo amici e parenti”. Questa è la frase “incriminata” di Manganella e adesso vi darò l’interpretazione autentica, per l’appunto, fatta dallo stesso, questa sera in Consiglio comunale, incalzato dal consigliere Gaetano Airò.
Airò nel suo intervento ha offerto sostegno al sindaco intenzionato a denunciare chi approfittando dal ruolo politico “ha speso in allegria le risorse del Comune, favorendo amici e parenti” e, nello stesso tempo, il consigliere comunale ha sollecitato Manganella a “fare chiarezza, a denunciare per ridare serenità al Consiglio comunale e ai cittadini”.
A questo punto è arrivata la doccia fredda. Vi dico subito, ci siamo sbagliati tutti, abbiamo interpretato male, anzi malissimo. Abbiamo letto un’operazione pulizia, ma non è così ce lo dice lo stesso sindaco che ha incontrato i dirigenti, ai quali ha dato l’incarico di cercare “i documenti che hanno generato debiti fuori bilancio e di individuare i nomi dei politici responsabili e di chi ne ha beneficiato”. Ha anche precisato che si tratterà solo di denunce politiche, poi chi leggerà “potrà farne l’uso che vorrà”. Il dossier non c’è e dovrà formarsi. I dirigenti dovranno cercare e trovare. “Adda passà a nuttata” direbbero a Napoli.
Così miseramente finisce la grande aspettativa di pulizia da parte di tantissimi cittadini.
Mettiamoci una pietra sopra e sorridiamo, ché un anno fa presto a passare.
2 commenti
Il gran finale non ci ha sorpreso, tutto prevedibile. Anche questa volta i nostri illustrissimi rappresentati si prendono gioco di noi.
Sindaco, BRAVO, BRAVO, BRAVO con la sua grande maestrosità ci ha convinti tutti. FAVARA LIBERA
Visto che dobbiamo attenerci solamente a valutazioni immerse nel contesto politico locale, penso che Manganella, politicamente, ha “giocato” abbastanza. Che ci risparmi questo anno che ci rimane e che vada via prima, a continuare a “giocare” a casa sua, con la sua pelle e non con quella dei cittadini favaresi.