Ieri, in Consiglio comunale, il presidente del civico consesso, Salvatore Lupo, ha chiesto conto e ragione al sindaco in merito al comportamento della sua assessore, Sara Chianetta, che sulle pagine di Facebook ha utilizzato il verbo “rubare” in relazione al gettone di presenza. In particolare Chianetta ha affermato che è “rubare” da parte dei consiglieri entrare in aula giusto il tempo per prendere la presenza e uscire, ottenendo un rimborso moralmente non dovuto.
Ovviamente, spettava a Salvatore Lupo difendere l’istituzione che rappresenta, ma in alcuni casi si tratta davvero di difendere l’indifendibile.
Sarà Chianetta, dal canto suo, si è difesa sottolineando che non le si può impedire di fare politica e che il suo condannare è limitato ai casi specifici che possono verificarsi di pagamenti del gettone a fronte di una improduttività.
Meglio ha potuto difenderla Antonio Palumbo di Rifondazione comunista che da anni contrasta il triste fenomeno.
Sul non è giusto sparare sul mucchio, c’è da dire che quando il “mucchio” tace si rende in qualche modo complice e allora non sarebbe meritevole di difesa.
Il sindaco, nel suo intervento, ha richiamato il ricorso ai toni bassi della politica, specialmente nell’attuale periodo di difficoltà dell’Ente che necessità di maggiore serenità per meglio aggredire le problematiche della città. Ed ha promesso la convocazione di una Giunta per stabilire le regole sull’utilizzo dei social network da parte degli assessori sulle comunicazioni politiche. Manganella cerca di coinvolgere tutti nella collaborazione per fermare i danni e migliorare fin dove si può l’allarmante attuale situazione del Comune.