Non si registrerebbe nessun miglioramento nelle entrate comunali.
Abbiamo detto che possiamo farcela ad evitare il fallimento con i provvedimenti contenuti nel piano decennale di riequilibrio, intanto nei primi cinque mesi dall’inoltro della richiesta al Ministero degli Interni, lo stato di salute delle casse comunali non migliora. Non migliorano in particolare le entrate comunali.
La fonte della notizia è autorevole, mentre i dati ufficiali li conosceremo tra qualche giorno.
Dentro la pessima situazione c’è lo sforzo “isolato” degli assessori a tagliare gli affitti, a ridurre i costi del servizio di igiene ambientale del quale si aspetta la proposta dell’amministrazione sulla tariffa.
Ad ogni modo, non si registrerebbe una minima controtendenza nelle entrate comunali. Stiamo, in pratica, perdendo tempo a tutto danno della cittadinanza. E non è più accettabile aspettare, dopo quattro anni, che la macchina si metta in moto.
C’erano da rispettare le misure chieste dalla Corte dei conti, approvate dal Consiglio comunale, e non se n’è fatto nulla, l’amministrazione ha proposto al Ministero degli Interni una serie di provvedimenti, tra questi il maggiore introito con gli aumenti di alcune tasse e la lotta all’evasione fiscale, ma il risultato è uguale a zero. I danni si moltiplicano e i benefici non arrivano.
Da anni gridiamo l’allarme sulla questione finanziaria dell’Ente. E tra qualche giorno, dicevamo, saremo in possesso delle cifre del primo semestre dell’anno in corso.
Interessati come siamo, vorremmo leggere miglioramenti, essere smentiti e smentire la “fonte autorevole”, che già da per scontato il danno. Nel caso di conferma, in una realtà normale, dovremmo ognuno per la nostra parte decidere se è proponibile concedere altro tempo all’amministrazione Manganella o di staccare la spina. Ma Favara non è una realtà normale, ché a Manganella è stato sufficiente sventolare lo spettro di un fantomatico dossier con i nomi di chi “ha favorito parenti e amici”, per mettere a tacere i suoi più accaniti nemici politici. Con la minaccia del dossier si è raggiunto, una sorta, di equilibrio politico sulla non belligeranza. “Sta attentu ca parlu”. Resta da capire come alle istituzioni statali non possa interessare quanto sia profondo il presunto mare del malaffare politico favarese. Ed è chiaro che nessun piano finanziario ci salverà se dalla politica non sarà spazzato fuori il malaffare.
1 commento
Scusateci se l’intervento è fuori luogo ma, invitiamo tutti i cittadini favaresi a fare ricorso per la restituzione delle somme circa la depurazione dell’acqua (il depuratore non funzionava) per gli anni 2005-2006-2007. Una sentenza del tribunale di Agrigento ha condannato il comune alla restituzione delle spettanze a un cittadino favarese, quindi si è creato un precedente. Le somme indebitamente percepite dal comune di Favara dovranno essere restituite ai legittimi ricorrenti. FAVARA LIBERA