Molte le polemiche in questi giorni intorno al problema rifiuti, ormai tema principale di discussioni e tormentone cittadino.
E’ vero, una città pulita la vorremmo vivere tutti e ciò ci porta a spenderci come meglio possiamo con ogni mezzo di comunicazione disponibile purché facciamo sentire le nostre ragioni. Detto questo e senza interesse alcuno a fare demagogia, ma come semplice cittadino inviterei l’amministrazione tutta con il suo consiglio, nonchè l’assessore Zarbo conoscitore dei molteplici problemi in materia, una volta per tutte a fare chiarezza con una discussione aperta con la cittadinanza, dando ai favaresi la possibilità di intervenire e suggerire proposte concrete per il bene della città.
Vincenzo Vella
1 commento
Vorrei provare a riflettere insieme a tutti quelli che leggeranno questi scritti sugli spunti messi su carta dal Signor Vella (che ringrazio) in quanto mi hanno fortemente stimolato.
Vorrei procedere per punti onde evitare di fare un discorso organico che rischierebbe di occupare molto dello spazio messoci a disposizione gentilmente da SOP e di annoiare chi eventualmente volesse leggerci.
1) l’attuale capitolato d’appalto risale, se ricordo bene, al 2007 0 2008. Che Favara non avesse un buon servizio è sotto gli occhi di tutti e penso sia incontrovertibile, come è incontrovertibile che nonostante ciò i favaresi pagano un costo assai salato per un sevizio fortemente scadente.
Ora due sono le possibili cause o il capitolato non prevede un servizio decente e rispondente ai canoni di igiene pubblica o il capitolato è stato fatto bene ma non ne viene rispettata l’esecuzione.
Ogni cittadino si faccia la propria opinione.
2) non credo sia un problema di tormentone e men che meno di polemica ma il problema è esploso (prima era sommerso) col passaggio dai cassonetti, che nessuno voleva sotto casa, alla raccolta porta a porta con la dotazione dei contenitori personalizzati numerati di 40 lt distribuiti ai singoli utenti, con la parentesi dei sacchetti impiccati che doveva essere transitoria.
a) con questo passaggio cosa è successo? quello che prima era latente è diventato palese e cioè che oltre il 50% dei cittadini favaresi non ha ritirato il contenitore, perchè probabili evasori già da prima non hanno ritenuto di rivelarsi, agli elenchi del comune, col ritiro dei contenitori (ricordo per chi non lo sapesse che si veniva registrati presentando anche la relativa carta d’identità).
Il mancato ritiro da parte di una grandissima quantità di utenti avviene nella totale indifferenza degli amministratori e degli uffici competenti.
Ormai siamo quasi ad un anno dalla distribuzione dei contenitori personalizzati e nessuno ci dice le cifre ufficiali di quanti avrebbero dovuto ritirarli e di quanti invece non lo hanno ritirato, da dove si evincerebbe il fenomeno dell’evasione.
b) ovviamente tutti quelli che non hanno ritirato il contenitore personalizzato non potendo smaltire i propri rifiuti, bene hanno pensato di smaltirli ovunque gli sembrasse opportuno col risultato di aver fatto diventare tutto il territorio di Favara una enorme discarica con danni irreparabili al nostro ambiente.
Tutte le strade di accesso, come ha bene elencato un lettore di SOP, sono diventate una enorme discarica, oltre a via Berlinguer. via dello sport, accanto alle chiese, accanto al cimitero, insomma il nostro territorio è diventato esteticamente inguardabile e igienicamente invivibile.
Questo non è un tormentone ma semplicemente il minimo sindacale per una paese civile che dovrebbe scendere in piazza immediatamente per tutelare il proprio territorio e la propria salute e quella dei propri figli.
Altro che polemiche dobbiamo difendere a denti stretti la nostra salute con forza e immediatamente senza cincischiare ancora con la chiarezza o responsabilità che ovviamente da qualche parte ci sono.
Scusatemi davvero ma di cosa dobbiamo discutere? I favaresi spendono 5,7 milioni di Euro annui (poco più di dieci miliardi delle vecchie lire) per avere questa situazione igienica e ambientale?
Per vedere giornalmente generi alimentari, che si vendono ovunque all’aperto, accanto a sacchetti di spazzatura che giacciono dappertutto?
Cosa deve succederci ancora di più per pretendere civiltà. igiene, salubrità e decoro?
Cosa devono spiegarci gli amministratori e i consiglieri Comunali. Ci diranno che stanno lavorando per noi e che si sbracciano giornalmente e che dobbiamo ringraziarli (cosi infatti sta succedendo) perchè ci puliscono piazza Cavour e la Farm? mentre tutta Favara è in mezzo al sudiciume e all’incuria totale.
Loro, gli amministratori, devono agire in fretta e furia perché sono terribilmente in ritardo
Detto questo sullo stato dell’arte, altra discussione è il rinnovo del capitolato per gli anni a venire.
3) Da qualche anno infatti il capitolato in vigore è scaduto e l’impresa che svolge il servizio di igiene ambientale (?) va avanti da proroga in proroga in attesa che si svolga la nuova gara.
Senza entrare nel merito delle imprese che presenteranno l’offerta, i temi in discussione sono almeno due: primo, il costo del servizio visto che quello attuale viene ritenuto esoso; secondo, la durata del contratto prossimo, se deve essere settennale (l’ordine della cifra è di circa 40 milioni di Euro circa 80 miliardi delle vecchie lire) cosi come vuole l’Amministrazione attuale oppure ridurla a due anni come sostengono alcuni Consiglieri Comunali e non saprei bene in attesa di cosa, perché non farne uno a regola d’arte fin da adesso, per una durata ovviamente più ridotta dei sette anni, esempio triennale?
Ma quali suggerimenti, loro conoscono molto ma molto bene la questione in discussione? non ne cercano e non ne vogliono sanno cosa fare!
Ultima questione e chiudo.
Quando mesi fa è partita la differenziata, che poi anche questa è abortita visto che a farla sono rimasti in quattro, lo slogan dell’Amministrazione era che si sarebbe abbattuto il costo del 30% però (c’è Sempre un però) dall’anno 2016.
Bene nel 2016 ci sarà questa riduzione in virtù del risparmo della differenziata del 2015?
Ci sarà ancora la differenziata?
Se si di quanto sarà ridotto il costo? Perchè il cittadino deve fare la differenziata se non ne ha un ritorno?