I consiglieri decisi a non perdonare nulla alle ditte che gestiscono il servizio di igiene ambientale, vogliono conoscerne tutti i particolari
La seduta di ieri sera è stata sicuramente la più produttiva per l’attuale assise cittadina. Maggioranza e opposizione hanno affrontato il punto riguardante il piano finanziario rifiuti 2015, iniziando il dibattito dalla scarsa qualità del servizio.
Il primo intervento è stato di Giuseppe Bellavia che ha chiesto le copie delle fatture del servizio e dei fogli di presenza del personale addetto allo spazzamento e alla raccolta dei rifiuti. Ha anche sottolineato nella qualità di presidente della terza commissione consiliare che il cimitero “è in uno stato di degrado assoluto, escluso il viale principale e le prime traverse”.
Gaetano Airò ha ricordato al sindaco “ di avere inventato una differenziata scadente in tutto e di avere affidato alle stesse ditte la proroga con un minimo di ribasso”. L’avvocato Airò vuole verificare se nelle fatture delle ditte è specificata la descrizione del servizio svolto e ha chiesto la costituzione di un ufficio comunale con il preciso compito del controllo sui lavori delle ditte che effettuano i lavori.
Per Antonio Palumbo il particolare servizio è lo specchio del fallimento di Manganella. Il consigliere rifondato ha fatto diversi interventi ed è stato il mattatore delle serata. Ha messo “in croce” il responsabile del servizio Avenia, ma su questo aspetto ci torniamo tra un po’.
Dopo questo primo giro di interventi, l’assessore Zarbo ha precisato che l’unica colpa di Manganella è quella di non avere costituito un ufficio che controllasse i lavori. Su “l’unica” colpa resterebbe da capire cos’altro deve fare un sindaco se non controllare un lavoro fatto da terzi? Ma Gioacchino Zarbo questo doveva dire e questo ha detto.
Mariella Schifano, che ha aperto il dibattito sul particolare argomento già nella precedente seduta, è ritornata sul rapporto costo – qualità. “Il paese è sporco. Questo servizio non va. E’ come pagare un albergo a 4 stelle per essere ospitati in una pensione”.
Visto che “occorrono le denunce giornalistiche per pulire le strade” Giuseppe Milioti ha chiesto la presenza nell’aula consiliare dei rappresentanti delle ditte per approfondire il dibattito e “chiedo copie delle fatture per verificare se il responsabile comunale abbia considerato il lavoro svolto “a regola d’arte”.
Sullo stessa traccia sono seguiti gli interventi di Distefano, Giovanni Bennardo e di Giuseppe Nobile.
Ritornando ad Antonio Palumbo, il consigliere di Rifondazione comunista, ha, praticamente messo alle corde l’ingegnere Avenia sul dettaglio dei costi del servizio che nell’anno corrente registra un aumento di circa 140mila euro rispetto al precedente, alla faccia della differenziata che doveva portare un abbassamento della spesa. Le domande di Palumbo, ma anche di Airò, Schifano, Lombardo e di altri loro colleghi non hanno ricevuto soddisfacenti risposte da parte dell’ingegnere Avenia. E’ stato un balletto di cifre e numeri poco chiari che hanno stancato e confuso i presenti e che ha determinato la scelta di rinviare i lavori al prossimo giorno 15, quando con adeguati supporti tecnici si potrà meglio capire la fine fatta dei soldi dei contribuenti a fronte di un servizio scadente.
1 commento
Sindaco e assessori sono dei veri criminali. Favara è una discarica a cielo aperto, dal centro alla periferia, spazzatura ovunque come non si era mai visto prima. Vergogna!