Il weekend del 30 Novembre 1 e 2 Dicembre, ha visto 120 giovani della Gioventù Francescana di Sicilia partecipare al consueto appuntamento invernale di formazione. Il convento Santa Maria della Catena presso Termini Imerese (PA), è stato il luogo che ci ha ospitato per questo tanto atteso evento.
Nell’appuntamento di quest’anno si è voluta concentrare l’attenzione su temi quanto mai attuali quali: l’impegno sociale, politico e nel campo della giustizia, che non possono non toccare noi giovani cristiani e francescani, aiutandoci così a riflettere, al fine di poter costruire una società più attiva ed etica.
Ci hanno accompagnato, lungo questo weekend, ospiti che hanno fatto della loro vita un impegno coraggioso per l’edificazione del bene comune. Abbiamo quindi incontrato:
Dario Riccobono, esponente di Addio Pizzo Palermo e di Addio Pizzo travel. Partendo da un excursus storico sulla storia dell’associazione Addio Pizzo, Dario ci ha poi esposto, mediante la sua esperienza sul campo, le problematiche di chi, svolgendo il proprio lavoro si è dovuto imbattere nella mafia e di come, grazie al coraggio dei singoli, al desiderio degli stessi di non voler soccombere alle sporche logiche della mafia ed al sostegno di Addio pizzo, hanno detto NO a quese logiche di oppressione continuando così a svolgere il proprio lavoro con dignità ed onestà. Il suo intervento è stato forte ed importante perché è riuscito a trasmetterci la speranza di chi, nel credere in un mondo migliore e in un mondo che può cambiare, ha trovato il suo presente ed il suo futuro. Ci ha spronati a guardare prima a noi stessi e al nostro territorio per cambiare la società, partendo dal quesito: “io cosa posso fare? “ e in quest’ultimo trovare la risposta per comprendere il nostro possibile contributo alla società.
Altro ospite è stato Fra’ Maurizio Sierna, ex cappellano del carcere di Brucoli.
Fra’ Maurizio ha voluto renderci partecipi della forte esperienza che ha caratterizzato i suoi ultimi 10 anni vissuti tra le sbarre di un carcere mandamentale. Ha voluto condividere con noi, non solo le difficoltà e le sofferenze di un ambiente così ostile, ma anche e soprattutto la bellezza del servizio che lui ha svolto donando speranza ed una mano tesa volta ad aiutare chi desiderava cambiare. Ci ha mostrato la bellezza di condividere la propria vita con i carcerati rendendosi simile a loro nella condizione di vita, pur non avendo mai commesso un reato. Anche lui ci ha dato conferma che se si vuole, ognuno con i propri doni e possibilità, può dare il proprio contributo per cambiare la società.
Il terzo ospite è stato invece, Gregorio Porcaro, Vice parroco ed amico di Don Pino Puglisi nella chiesa di Brancaccio.
Il suo intervento, intriso di amore e di vita, ci ha permesso di conoscere meglio il contesto in cui Don Pino ha operato ma, ancor di più, ci ha dato testimonianza di come la forza dell’amore può dare il coraggio di affrontare le situazioni più complesse, oltre che di cambiare anche l’impensabile.
L’ultimo dei nostri ospiti è stato il neo eletto Presidente della regione Sicilia Rosario Crocetta. L’On. Crocetta che si è confrontato con noi, con l’umiltà di un uomo come tanti altri, nel suo essere un uomo cattolico che vive l’attuale gravoso ruolo politico nell’ottica di chi è semplicemente un uomo al servizio della comunità. Con chiarezza ci ha comunicato che il suo unico obiettivo è quello di lavorare per il bene della società con un occhio rivolto ai più disagiati e con il principio dell’uguaglianza sociale quale valore fondante del suo contributo alla società. A lui il nostro grazie, perché nonostante alcuni impegni istituzionali che avevano fatto saltare l’incontro fissato, ha voluto comunque dare il proprio contributo ed essere con noi, raggiungendoci alle 23.30. All’On. Crocetta abbiamo augurato di essere un buon Presidente dallo stile Francescano, continuando il percorso intrapreso fin oggi di giustizia e di equità, in cui ognuno possa rinunciare a parte del proprio benessere e guardare a chi ha di maggiore bisogno.
Importanti interventi intrisi di passione per la vita, dedizione alla società e fedeltà al valore del bene comune hanno così arricchito il nostro weekend, incoraggiandoci a vivere da protagonisti, con la consapevolezza del valore e dell’importanza che il nostro contributo può dare alla causa di una società più giusta, equa ed umana.