Antonio Palumbo
Abbiamo deciso di bocciare questo strumento dopo una seria e ponderata discussione all’interno del Partito ed un sincero confronto con i cittadini, valutando bene i pro ed i contro, consapevoli delle ripercussioni anche personali che ne sarebbero scaturite.
Lo abbiamo bocciato, come dichiarato in aula, con il coraggio della ragione senza condizionamenti e senza tener conto delle volgari provocazioni del Sindaco.
Politicamente il Consuntivo 2014 è lo specchio del fallimento di questa amministrazione e della maggioranza che lo sostiene.
Un peggioramento della situazione economica e sociale dell’ente, dovuta principalmente all’incapacità di governare di questa compagine amministrativa, aggravata dalle scelte dei Governi Nazionale e Regionale ben rappresentati in questa giunta.
Non c’erano alternative, oltre all’impossibilità di votare quest’atto urge fare un’ulteriore considerazione pratica: il Sindaco non ha più una maggioranza da parecchio tempo, la maggior parte dei suoi consiglieri vengono in aula solo per prendere la presenza disinteressandosi completamente delle sorti della città (vedi piano della spazzatura dove erano presenti solo in tre) salvo compattarsi sugli interessi personali propri e del Sindaco, basti pensare che per l’approvazione del consuntivo- dove rischiavano di andare a casa- erano presenti in 11.
Questa situazione non è più sostenibile, il Sindaco per imporre le sue scelte alla città deve avere una maggioranza in caso contrario in un paese civile dovrebbe ammettere il proprio fallimento e dimettersi, ma tutti sappiamo che questo non avverrà mai, non avrà mai questo senso di responsabilità, forte anche di una legge sbagliata che lo tutela permettendogli di abusare della propria posizione.
A questo punto, sempre in un paese normale, il consiglio comunale dovrebbe sfiduciare il Sindaco e mandarlo a casa, ma i consiglieri di maggioranza non lo permettono perché compattandosi su i propri interessi e facendo numero impediscono di sfiduciare il Sindaco.
Può il Sindaco continuare a portare avanti il suo fallimento e imporre alla città le sue scelte disastrose appoggiandosi sulla “serietà e il senso di responsabilità” dei consiglieri di opposizione?
Noi diciamo in modo chiaro no e arrivati in questo vicolo cieco abbiamo deciso in modo chiaro e ragionato che bisognava dare un taglio netto a questa situazione, se il sindaco non va a casa ci mandiamo almeno i consiglieri che gli permetto di rimanere attaccato alla poltrona.
Queste sono le motivazioni che ci hanno spinto al voto, motivazioni che non sono certo cambiate nel giro di qualche giorno e per questo ci opponiamo fermamente alla scelta di riportare il consuntivo in aula per tentare di approvarlo, ci opponiamo e ci rifiutiamo di partecipare a questa “pagliacciata”.
Per noi il voto si è già svolto e non abbiamo intenzione di partecipare nuovamente ad una votazione che si è già svolta regolarmente e con un esito ben preciso.
Se qualcuno si è pentito del voto espresso, gli ricordiamo che su votazioni così importanti bisognerebbe avere la massima consapevolezza non votando con leggerezza.
Per noi la seduta di domani sera è illegittima