“La Protezione civile, quando le previsioni danno temporali di una certa intensità, invia al Comune l’allarme meteo. La logica dell’allerta è di prepararsi ad affrontare al meglio il fenomeno atmosferico. Non è certo quello di mettersi alla finestra per controllare se la previsione è esatta, come sembrerebbe accadere a Favara. Dovrebbe l’amministrazione comunale, per prima cosa, controllare, pulire e rendere efficienti le caditoie, vietare il posteggio delle auto in particolari zone a rischio della città, avvertire e consigliare la cittadinanza”. A parlare è il consigliere comunale Giovanni Bennardo preoccupato dalle notizie che arrivano da altri territori a causa del ripetersi di forti temporali che stanno caratterizzando l’approssimarsi dell’Autunno.
“Fino adesso siamo stati graziati – continua Bennardo – come se la Provvidenza, conoscendo la lentezza del sindaco, volesse assegnarli altro tempo e se la Provvidenza, ad un certo punto, si stancasse di essere tale? Ci troverebbe, manco a dirlo, come quelli che stanno alla finestra a guardare, assolutamente impreparati a difendersi dalla violenza del fenomeno, come se nessuno ci avesse avvisato e come se non si aspettassero le piogge e i temporali. Faccia il sindaco almeno un’ordinanza che inviti i favaresi a pregare a cielo nuvoloso. Ci salviamo con la preghiera visto che le caditoie sono, nella stragrande maggioranza, otturate. Le stesse discariche abusive di rifiuti possono trasformarsi in un pericoloso ostacolo al naturale corso dell’acqua. Ma il Comune non fa nulla per prevenire, perché l’allarme meteo, a Favara, è esclusivamente per i cittadini che, avvertiti, fanno la manutenzione dei tetti delle loro abitazioni, poi si chiudono a casa in attesa dell’arcobaleno”.