Organizzata in tempi strettissimi, in un paio di ore, la conferenza stampa di chiarimenti sui recenti accadimenti che sono saliti agli onori della cronaca nazionale.
Intanto, la vicenda ha due aspetti. Il primo è collegato al cedimento del soffitto che ha ferito il ragazzo e sua maestra, l’altro riguarda la presunta aggressione da parte del sindaco al giornalista dell’emittente locale.
Manganella ha raccontato nei minimi particolari il suo arrivo nella scuola “Don Bosco” .
“Quando sono arrivato – a parlare è il sindaco – ho incontrato una signora con la quale già il passato ho avuto qualche contrasto, che mi ha apostrofato come se fossi il responsabile dell’accaduto. Ho cercato di spiegare che non ho nessuna colpa sull’accaduto, senza ricorrere a volgarità. Chi mi conosce sa che simili comportamenti non mi appartengono. Ribadisco, la parola volgare non è stata da me detta. Quando mi sono avvicinato all’ingresso secondario della scuola, nessuno ha inveito contro di me. Ripeto nessuno. Arrivato all’ingresso il cognato della signora ha tirato verso di me un oggetto, forse di plastica, gridando “Ora acchianu drocu e ti fazzu vidiri”. Ora ognuno può dire quello che vuole, ma la signora è moglie di un consigliere comunale che è all’opposizione. Non permetto, comunque, a nessuno di aggiungere espressioni che non mi appartengono con, tra l’altro, presente un bambino.
Una volta giunto nell’aula interessata al cedimento del soffitto, non sapendo se c’era ancora pericolo, abbiamo deciso di chiudere il locale in attesa dei Vigili del fuoco. L’episodio che mi viene contestato è stato quello di impedire al giornalista di avvicinarsi per questione di sicurezza. Non volevo impedire l’informazione e non volevo nascondere nulla. Sarà una pura coincidenza, ma da quando l’emittente televisiva non riceve soldi dal Comune ha iniziato verso di me una campagna denigratoria. Al giornalista ho detto che prima dell’arrivo dei Vigili del fuoco non era possibile avvicinarsi all’aula”.
Non mi fermo e continuo a farvi leggere il resto di brani, tra i più interessanti, del lungo intervento di Manganella sull’altro aspetto quello sul ferimento dell’alunno e della maestra.
“Nessuno avrebbe potuto – continua Manganella – immaginare che in quell’aula potesse verificarsi quanto accaduto, non c’erano segnali. Il cedimento di una parte del soffitto si è verificato, molto probabilmente, a causa della condensa, ma non c’era presenza di umidità. I Vigili del fuoco hanno deciso di chiudere il primo piano in attesa delle verifiche. Gli alunni saranno ospitati, fino a quando i locali resteranno chiusi, nel plesso “San Domenico Savio”. Annuncio tempi brevissimi alla soluzione, disposto anche a ricorrere alla somma urgenza.
Devo dire, che mi conforta la telefonata del dottore Zappa del Consiglio dei ministri con il quale ho discusso sull’avvenuta presentazione da parte nostra dei progetti legati a “Scuola bella”. Allo stesso modo, la telefonata del Sottosegretario all’Istruzione, Faraone, che sarà a Favara entro il mese, forse giorno 24”.
Alla fine del suo lungo intervento ho rivolto a Manganella 3 domande. La prima, se avesse bloccato con le mani la telecamera del giornalista, la seconda, se prima dell’inizio dell’anno scolastico, i tecnici comunali avessero effettuato tutte le verifiche sulle scuole della città, la terza, se ritenesse utile incontrare la città e chiarire direttamente e se il caso di scusarsi con i cittadini.
Il sindaco ha confermato che non era nelle sue intenzioni bloccare l’informazione. A tal proposito, mi ha ricordato che quasi in diretta, quando ancora si aspettava l’arrivo dei Vigili del fuoco, ha risposto telefonicamente alle mie domande sul danno verificatosi nella scuola. Ha assicurato che i tecnici hanno effettuato le verifiche su tutti i locali scolastici, mentre non ha risposto sui chiarimenti e scuse alla città.
Fatto il dovere di cronaca, mi permetto di dire la mia.
Sicilia tv era sul posto per informare, nei filmati si nota abbastanza chiaro l’intervento del sindaco che si spinge al punto di impedire fisicamente le riprese allungando le mani sulla telecamera. L’emittente televisiva è accusata di attaccare l’amministrazione per una sorta di rappresaglia, ma il sindaco ha nelle sue mani tutti gli strumenti per difendersi, il diritto di replica, di rettifica, di denuncia per diffamazione a mezzo stampa. Spesso quando non si ricorre a questi strumenti è perché le notizie pubblicate sono fondate e vere, ma non si vuole la diffusione delle stesse. Del resto, anche Siciliaonpress è stata messa da Manganella tra la stampa scomoda, quella che da fastidio. Il sindaco dice perché sono rancoroso per via del trasferimento di mia moglie da un ufficio all’altro, quando dovrebbe ringraziarmi per averlo informato attraverso SiciliaOnPress, spesso, molto prima dei suoi stessi riferimenti su quanto accade dentro il Palazzo.
A tagliare la testa al toro è Rai Uno, l’ammiraglia, che non da le notizie a sacco d’ossa. I filmati vengono controllati con la lente di ingrandimento, ogni particolare è verificato. La stessa cosa Rai tre e i telegiornali Mediaset.
Siamo messi male, anzi molto male. Si preannuncia un finale drammatico dell’attuale amministrazione e un suo lascito alla cittadinanza da fare raddrizzare i capelli.
4 commenti
Dovrebbe essere lasciato solo.
Che pena che fai quei due aspiranti successori
Buongiorno, sono la moglie di quel pazzo che a detta del nostro, ormai conosciuto ” CREDIBILE CITTADINO”, gli ha lanciato un oggetto dal balcone. Vivendo in un Paese dove esiste la libertà di parola ( non volgare), credo di avere diritto di replica a quanto in parte falsamente dichiarato dal Sindaco. Per prima cosa ci tengo a precisare che il Sindaco credo abbia seri problemi e confonde le persone poiché non ha mai avuto a che fare con ” la moglie del consigliere di opposizione “, ma con me che sono la sorella, e in quanto madre di due bimbi di otto e tre anni, ho da sempre avuto motivi di contrasto col signor Sindaco, per difendere i diritti dei miei figli. Si perché il diritto all’ asilo nido, il diritto alla mensa scolastica, il diritto di frequentare un istituto pulito, riscaldato e sicuro è un diritto di tutti i bambini, e lui c’è l’ ha tolto, ma io lottero’ fino alla fine per tutelare ciò che di piu’ bello il Signore ci ha donato: i bambini. Ogni qualvolta io come tante altre persone abbiamo cercato di ragionare con questa persona, abbiamo sempre ricevuto porte in faccia, offese, e bestemmie di ogni tipo . Mio marito ha sempre cercato di mantenere la calma perché è ormai chiaro che Sasa’ vuol farsi vittima di un paese che all improvviso, e dopo che l ha votato (io per prima), è impazzito e c’è l’ ha con lui. Chiariamoci, mio marito ha perso le staffe perché dopo miriadi di sollecitazioni sullo stato di degrado delle due scuole vicine, si è ritrovato con un figlio all’ interno di una scuola dove stava per succedere una tragedia. Lasciò solo immaginare lo stato d’ animo di un padre e di una zia che solo per aver ringraziato Dio si sente rispondere : che cazzo c’ entrò io. Solo dopo aver sentito questo mio marito gli ha detto di moderare il linguaggio e lui per tutta risposta lo ha mandato a fare in c…………
Adesso lasciò a voi il giudizio, ma conoscendolo e visti i commenti, non pensò ci sia altro da dire.
Riguardo al consigliere d’ opposizione da lui tanto menzionato in ogni occasione, ci tengo dire che è una persona coerente e distinta, che ha peccato solo nel mettersi contro le sue pazze idee e il suo modo di distruggere un paese. Quindi onore a mio cognato Gaspare Scalia, e si ricordi caro Sindaco che io sono una mente pensante e vedo e valutò da sola senza il bisogno di macchinazioni di consiglieri dell’ opposizione. Detto questo pregò il Signore affinché gli illumini la mente ormai distorta, e gli faccia capire che è giunto il momento di ritirarsi e portarsi dietro quel poco di dignità che gli rimane. Buona giornata
Ci pare di leggere il nuovo libro di Collodi dal titolo MANGAPINOCCHIO.
Quelle riprese sono inequivocabili, quindi MANGAPINOCCHIO non diventerà mai un bambino. FAVARA LIBERA
Non credo una parola di quello che il sedicente (visto che ormai rappresenta solo ed esclusivamente se stesso) sindaco.
Ormai la su arroganza, presunzione e alterigia sono all’ennsima potenza!
Secondo lui tutti abbiamo dei rancori o motivi di vendetta nei suoi confronti. Si pone una semplice domanda: cosa ho fatto per non meritarmi la fiducia dei cittadini che, tra l’altro, mi hanno eletto?
Si passi la mano sulla coscienza, se ce l’ha, e si dia la risposta!