373 progetti elencati nell’Allegato 1 al D.D.G. n. 2641 del 2 luglio 2012, vanno in fumo, mentre per le revoche di altri avvisi pubblici è stato celebrato il trigesimo. Dopo gli avvisi 7 e 8, è morto il 9. Circa 40.000.000,00 €, inizialmente previsti per finanziare progetti per la formazione continua e aziendale, sono stati revocati o meglio stornati per finanziare la cassa integrazione in deroga ai 1.805 dipendenti della Gesip, società partecipata del Comune di Palermo, in liquidazione.
Non sappiamo se la normativa europea consenta di stornare in altri settori, somme del Fondo Sociale Europeo destinate specificatamente alla formazione e alla riqualificazione del personale di aziende, che hanno presentato specifici progetti.
Storni anche se nobili e necessari, che, nello stesso tempo, penalizzerebbero gli operatori e le aziende che hanno investito sulla progettazione di modelli di qualificazione per migliorare competenze e accrescere la competitività nel mercato del lavoro.
Un invito a fare un passo indietro arriva da Alessandro Albanese della Confindustria di Palermo che afferma “Non vogliamo in alcun modo entrare nelle scelte politiche ma ci auguriamo che si faccia un passo indietro rispetto a questa scelta. La copertura per questa cassa integrazione deve essere trovata in altri capitoli di spesa. Tagliando spese improduttive o intervenendo in modo alternativo”. “Se da un lato – conclude Albanese – abbiamo plaudito al Presidente Crocetta per gli interventi nel settore della Formazione Professionale dall’altro non possiamo non sottolineare come l’impiego di questi fondi per la cassa integrazione Gesip rischia di far saltare la formazione costante delle imprese finanziata con un prelievo in busta paga pere dar vita a quell’aggiornamento costante delle competenze importante e che funziona a dovere”.
In tale contesto, il vice capogruppo del Partito dei siciliani all’Assemblea Regionale siciliana, Vincenzo Figuccia , ha presentato un’interrogazione parlamentare al presidente della Regione e all’assessore alla Formazione Professionale, Scilabra, nella quale si legge che “Faremo una ricognizione per vedere di individuare i fondi per ripristinare l’avviso 9”.
Più grave è la situazione dell’assessorato alla Formazione di Via Ausonia, ormai un deserto.
Dopo il trasferimento di circa 70 funzionari, le stanze di interi servizi sono totalmente privi di personale, con pesanti disagi al normale e all’ordinario funzionamento della macchina amministrativa. Mandati di pagamento bloccati, rendiconti in tilt, così come tante semplice pratiche di autorizzazione e nomine esami finali. Chi ha l’avventura di trovarsi sul posto, per non ipotizzare cose più funeste, potrà pensare che i locali sono chiusi per disinfestazione. Si spera che questa “disinfestazione” duri giusto il tempo per non minacciare la serenità ad un settore che conta oltre 8.000 lavoratori e centinaia di enti, trasparenti e onesti.
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