E’ stato annunciato come un grande successo da parte della politica l’avere ottenuto da Girgenti acque il blocco dei tagli delle prese idriche ai morosi, la rateizzazione del debito e l’installazione dei contatori a chi ne avesse fatto richiesta, specie se in difficoltà economica per ottenere la possibilità di pagare solo il consumo e non l’odioso forfettario.
Il contatore avrebbe permesso alle famiglie povere di risparmiare sui consumi e pagare di meno. Avrebbe permesso, ma non permette e adesso vi diremo il perché.
Andiamo con ordine.
Sulla sospensione dei tagli alle prese idriche per un mese, ci sono luci e ombre sulla stessa procedura adottata da Girgenti acque. Il Consiglio comunale a tal proposito doveva affrontare la questione con la convocazione di una seduta straordinaria e aperta, sulla quale devono ancora decidere, questo alla vigilia della scadenza della “tregua” di un mese.
Fatto assodato è che l’azienda doveva, comunque, assicurare un minimo di fornitura ai morosi.
Sulla possibile forzatura del taglio del servizio, la sospensione è probabile che sia convenuta a Girgenti acque così come agli utenti morosi.
Del resto cos’altro poteva fare l’azienda che gestisce il servizio a fronte dell’alzata di scudi di tutti?
Andiamo avanti. La rateizzazione è prevista nella stessa nota informativa inviata agli utenti morosi. Nulla di più o di meno ha ottenuto il sindaco di Favara.
Infine, arriva il dolce e il caffè.
Girgenti acque chiede 350 euro per l’installazione del contatore.
Ora immaginate un povero diavolo che ha accumulato 1.000, 1.500 euro di debito, che chiede la rateizzazione e gli impongono una maggiorazione di 50 euro solo per spese di riallaccio, poi chiede il contatore e gli chiedono altri 350 euro.
Il contatore lo sta chiedendo per pagare meno, per non trovarsi in futuro con debiti di migliaia di euro.
Vuole monitorare il consumo e risparmiare.
Cose da pazzi, ma se avesse avuto la disponibilità economica di 350 euro ne avrebbe fatto buon uso pagando le bollette arretrate, altro che contatore.
A questo punto c’è qualcosa che ci sfugge o dobbiamo accettare la regola del “quando la cacca avrà valore, i poveri nasceranno senza culo”.
1 commento
Il contatore con il relativo costo è un altro gravame “insopportabile” dai contribuenti favaresi già tassati e tartassati, molti dei quali allo stremo se non proprio alla fame….oltre tutto il contatore servirà forse solo alla ditta installatrice …..perché……..!?! –
Nell’attuale situazione e con la normativa legale in fase di sicuro cambiamento, a mio giudizio, la cosa da fare è legare il contributo da versare alle ore dell’ effettiva prestazione del servizio idrico….come già stabilito dal contratto precedente già siglato ed accettato dalle parti…e sino ad ora rimasto solo sulla carta….con possibili
resposanbilità di chi avrebbe dovuto vigilare per mandato popolare e nell’interesse dei cittadini… e poi dello stesso gestore del servizio, che prima di chiedere il dovuto dovrebbe scrupolosamemnte verificare il compimento esatto dei propri doveri contrattuali.