Rapina aggravata in concorso ed estorsione aggravata in concorso. Con queste accuse il Gip del Tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto, su richiesta del Pm Brunella Sardoni, ha disposto quattro misure cautelari, che sono state eseguite all’alba di oggi dagli agenti della Squadra Mobile di Agrigento.
Tre persone sono state poste agli arresti domiciliari, si tratta di Walter Bosco, 38 anni, di Favara, residente ad Agrigento; Antonio Sanfilippo, 21 anni, di Favara; Alessandro Sguali, 41 anni, di Favara ma residente a Montaperto. Ad una quarta persona, della quale sono state fornite solo le iniziali B.G., 22 anni di Favara, è stato l’obbligo di presentazione alla Polizia.
Bosco, Sanfilippo e Sguali sono accusati di essere i responsabili di rapina aggravata in concorso avvenuta ad Agrigento il 31 luglio 2015, e di estorsione aggravata in concorso avvenuta a Favara l’11 agosto 2015. Per tutti c’è anche l’accusa di tentata estorsione aggravata, avvenuta a Favara il 2 agosto 2015. Nell’inchiesta risulta indagata una quinta persona. L’indagine, risale alla scorsa estate ed è stata svolta dalla Squadra Mobile di Agrigento, diretta da Giovanni Minardi. Come è strato spiegato dagli inquirenti, la vittima, un giovane di 30 anni di Favara, avrebbe concordato di vendere il proprio motociclo, al Sanfilippo per 4.000 euro.
Somma ritenuta troppo alta dagli altri amici i quali, rapinavano la vittima del motorino, accusandolo di aver tentato di vendere il mezzo ad un prezzo troppo alto e per punirlo Sanfilippo, ne pretendevano la formale vendita, senza versare alcuna somma. Dopo le formalità di rito, gli arrestati sono stati accompagnati presso le rispettive abitazioni, in regime di arresti domiciliari.
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