Mi capita e capiterà anche a voi di ricevere una sorta di prenotazioni, di preavvisi. Il termine esatto non lo trovo, vedremo strada facendo di individuarne il più appropriato.
Mi dicono, mi avvertono, mi fanno sapere che hanno deciso di candidarsi. “Sai, ho deciso di candidarmi a consigliere comunale”. Ho provato a chiedere con quale partito, lista, movimento, ma, nella stragrande maggioranza di casi, mi rispondono che non hanno ancora deciso, stanno valutando. Dopo mi faranno sapere, intanto si sono “prenotati”. “Non prendere impegni perché mi presenterò alle elezioni”.
A stupirmi non è il fatto in sé, che non è una novità. E’ sempre stato cosi. Ciò che mi meraviglia non poco è che il fenomeno resista ancora. Siamo con le spalle al muro, minacciati dal dissesto finanziario, con mille problemi in più e altrettante risorse finanziarie in meno, e si pensa come ai tempi della vacche grasse.
Si corre per un posto nell’aula Falcone Borsellino, nella stragrande maggioranza di casi, senza un minimo di competenza, di conoscenza dell’attuale stato dell’arte, in assenza di qualsiasi ideale politico con il solo scopo di essere eletti. Non è cambiato nulla.
Se si dovesse confermare anche il fenomeno dell’accettazione della prenotazione del voto, nella migliore delle ipotesi, siamo rovinati.
Lo dico a me stesso, stai attento ché il voto è una cosa molto seria. Con il voto deleghi un altro a decidere per te e per la tua famiglia. Non è un gioco.
Molti partiti sono alla ricerca di famiglie con parentele molto estese per candidarne un componente. Stiamo attenti, per non lamentarci dopo. I partiti vincano o perdano, l’indomani spariranno, noi resteremo e saremo i destinatari dell’attività del Consiglio comunale.
Evitiamoci altri anni di passione.
4 commenti
Direttore, siamo perfettamente allineati al suo pensiero ciò dimostra che i favaresi nonostante il disastro che vessa il comune non hanno ancora capito che quel disastro è figlio di una perpetrata politica di favoritismi e clientelismo. Si vota il parente o l’amico piuttosto che la persona capace. Il solo pensiero che oggi ci sia questa logica di pensiero (se logica si può definire) politico, ci fa capire che nonostante tutto i favaresi hanno bisogno ancora di tanto tempo per crescere e maturare quelle scelte per il bene collettivo e condiviso. A questo punto non ci rimane che riporre la nostra fiducia, speranza e la misericordia al nostro buon Dio. SOLO LUI CI PUO SALVARE……… FAVARA LIBERA
trovo veramente interessante questi preparativi alla corsa di un posto in consiglio Comunale. qualche giorno fa ho letto dei nomi disponibili a candidarsi a sindaco di questa cittadina favarese.
per fare un sindaco oggi si chiedono determinate capacità, caratteristiche o come si vogliano chiamare, in grado di potere almeno affrontare gli enormi problemi e che non finisca come al solito “soldi sono spariti non posso fare niente” . Io sarei propenso invece di delinearne un profilo, lasciando ad altri l’onere o l’onore di affibbiarne un nome.
Chiaramente è solo l’idea di un cittadino che rappresenta se stesso; chi non è d’accordo non infierisca, dica la sua nel più grande rispetto di idee.
– Età: 40 – 55 anni;
– Abbia dato già prova di serietà, onestà, rettitudine
– leadership indiscussa
– grande capacità mediazione;
– grande capacità pianificazione
– grande capacità programmazione
– rispetto per il personale dipendente
– grande capacità di accettare critiche
– saper scegliere collaboratori
– saper dire anche no
– sapersi impegnare almeno 10 ore al giorno nella sua funzione
forse è troppo.
Carissimo Franco, e carissimi Lettori mi piacerebbe ricordare il simbolo dell’asino che ho usato nella scorsa tornata elettorale. Chiediamo, a chi si proporrà di rappresentarci, sindaco o consigere, il suo personale programma e le motivazioni che lo hanno spinto a candidarsi. Usiamo la testa, quella nostra!
Per mia fortuna non mi posso candidare a sindaco.
Ho tutte le caratteristiche richieste da Gaetano ma sono over 55.
Meno male