”In Sicilia il movimento Megafono sarà il primo partito, supererà anche il Pd”. A dirlo è Rosario Crocetta, Governatore della Sicilia che, con il suo movimento il Megafono, presenta una lista al Senato.
Il sondaggio dell’istituto Ipr Marketing per il Tg3 dice, intanto, cose diverse.
Evidenzia, in Sicilia, la rimonta del Pdl con il 34% della coalizione di Silvio Berlusconi, in vantaggio di un solo punto percentuale rispetto alla coalizione guidata da Pier Luigi Bersani, inchiodata al 33%. Il terzo partito in Sicilia, secondo l’istituto, è il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo con 15%. La coalizione Monti è al 13%.
La coalizione Bersani perderebbe un punto, quella di Monti due punti percentuali.
Il gioco vincente nell’Isola lo fa la disperazione e l’aumentata povertà dei siciliani.
E’ stato sempre così. Disperazione e povertà hanno vinto sugli ideali e le ideologie. La Sicilia è stata ed è il terreno fertile della mafia, della peggiore politica e del connubio mafia-politica.
Nell’Isola nasce e cresce il fenomeno dei politici di lungo corso, costantemente rieletti, malgrado la loro improduttività.
In nessuna regione d’Italia, l’arrivo di un deputato scatena folle oceaniche, come da noi. La gente cerca promesse e loro ne hanno a vagoni. I voti vanno a chi promette di più. E così, con la distribuzione di favori si organizza il consenso.
E’ chiaro che non si può fare di tutte le erbe un fascio, ma in Sicilia sembra proprio che “l’erba cattiva non muore mai”.
Mentre, le uniche novità, almeno negli ultimi venti anni, sono l’elezione di Rosario Crocetta a Governatore della Sicilia e il "terremoto" del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo.