“Nessuno tocchi gli animali di parco d’Orleans senza le rigorosissime misure previste. Se per loro dovessero esserci conseguenze, denunceremo i responsabili per maltrattamenti. Crocetta pensi alle vere emergenze del Regione e a reperire a Roma i soldi che spettano alla Sicilia per diritto, anziché incaponirsi su guerre di principio che alle casse della Regione non porterebbero nemmeno spiccioli”.
I deputati del M5S all’Ars annunciano le barricate contro l’ordine di sgombero coattivo degli animali del parco che scatterà giovedì prossimo.
“Andremo a sorvegliare le operazioni – dice Giampiero Trizzino. Ci sono specie rarissime che non possono essere spostate come pacchi postali. Se succederà qualcosa, qualcuno sarà chiamato a risponderne. Come probabilmente, qualcuno sarà chiamato a rispondere, se saranno accertate responsabilità, per il pappagallo e le 120 carpe già morti di recente. I pesci, a quanto pare, sarebbero stati lasciati inopinatamente quasi a secco a sguazzare nel fango, dopo che la vasca che le ospitava era stata quasi prosciugata”.
“Se Crocetta mettesse lo stesso impegno per fare questa guerra santa contro il parco per risolvere le vere innumerevoli emergenze della Sicilia, sarebbe certamente meglio per tutti”, dice il capogruppo Giorgio Ciaccio. “Questo parco costa all’anno sicuramente infinitamente meno delle tante inutili partecipate che a parole il presidente dismette e che puntualmente rimangono miracolosamente in piedi. Anziché depredare Palermo di uno dei pochi parchi rimasti aperti perché non dedica le sue energie a ottenere da Roma i soldi che ci spettano di diritto, invece correre col capello in mano da Renzi e Faraone a fare la questua? Perché si incaponisce a cercare di recuperare le briciole, quando, tempo fa, senza pensarci, due volte, ha rinunciato, in cambio di un piatto di lenticchie, a una barca di soldi che sarebbero arrivati dai contenziosi con lo Stato? La finisca e pensi ai veri problemi e non ad assurde ed improduttive guerre di principio”.
“Il parco – continua Trizzino – è un piccolo gioiello scientifico che andrebbe difeso con i denti. Per la rarità della specie che ci sono è una banca genetica importantissima, oltre che un’ottima esposizione faunistica. Fa parte di importanti progetti internazionali, ma tutto questo, evidentemente non conta nulla per Crocetta che è disposto a tutto per farlo chiudere”.