Ha scelto, ha deciso. Il suo movimento “Voce Siciliana” vira a sinistra: si accosta al “Megafono” di Rosario Crocetta: Michele Cimino, ex capogruppo all’Ars di Grande Sud, con lunghi trascorsi anche nel Pdl, rompe gli indugi ed esce allo scoperto in vista delle Politiche. Che dire ? Non seguendo Gianfranco Micciché, che è tornato nuovamente con Berlusconi e la Lega, Cimino dimostra coerenza politica. E non è cosa da poco. Ma da qui a riposizionarsi in un’area frequentata da avversari storici, francamente qualcosa non torna. Anzi, torna: è il certificato che conferma come destra, centro e sinistra siano diventati ormai solo e soltanto dei riferimenti fisici. Ma non certamente di valori, di ideologia. Alle Politiche di febbraio quelli di Voce Siciliana, quasi tutti non abituati a guardare dalla parte mancina, saranno chiamati, sulla base di questa nuova collocazione, a votare al Senato la lista Megafono e alla Camera il Pd. Quindi in campo per spingere Pier Luigi Bersani a diventare premier. Il patto sarà formalizzato domani sera in un hotel di Porto Empedocle alla presenza proprio del governatore della Sicilia.
“Con la forte volontà riformatrice del Presidente della Regione – spiega il parlamentare empedoclino – che segna una discontinuità nella storia politica della Sicilia di questi ultimi anni, non si può restare neutralisti. Noi che abbiamo scelto come pensiero e azione di dare voce alla Sicilia, vogliamo essere interventisti. L’epoca dei gattopardi è finita. Comincia il tempo degli uomini, dei siciliani – conclude Cimino – che hanno mente sana e voce alta e forte”.
3 commenti
Poteva fare opposizione da indipendente ! Io ho sempre sostenuto la tesi che nemmeno il pane col cimino e’ buono
Joseph Zambito liked this on Facebook.