Attorno al Peskador, un barcone usato realmente dai migranti nel loro viaggio della speranza fra Giuseppe, Carmelo Vitello e i giovani dell’Ofs hanno organizzato due eventi di grande partecipazione. Il primo con la Compagnia popolare favarese che ha proposto “Merica Merica”, il secondo concerto della “Speranza e dell’Accoglienza” con Antonio Quaranta e i Route 66.
L’arrivo dei Re Magi a cavallo e il volo di un centinaio di lanterne in cielo tra l’emozione, principalmente, dei bambini, ma anche dei più grandi.
Il frate ha dimostrato ancora una volta di essere in grado di avvicinare la gente, di fare famiglia francescana, di gioire nella fede. Ho partecipato a tutti gli appuntamenti natalizi, dall’arrivo del barcone alla manifestazione della consegna con la presenza del Prefetto, del Questore, del comandante provinciale della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, ai due concerti. Per giorni è stato un pellegrinaggio di curiosi per vedere quella barca sulla collina.
Non sono mancate le critiche, poche in verità ma quelle non mancano mai, comunque, dicevo, poca cosa rispetto al grande interesse, alla significativa partecipazione, alla gioia dei bambini, in particolare, quelli diversamente abili.
Sono contento per aver conosciuto fra Giuseppe, essergli stato vicino, averlo potuto aiutare per il minimo che sono riuscito a fare, nello stesso tempo, mi rattrista il pensiero che tra qualche mese lascerà Favara per altre missioni.
“Morto un Papa se ne fa un altro” sarà così, ma ognuno si affeziona al Papa che vuole.
Lui è riuscito a portare fuori dalle mura del convento il grande messaggio francescano, a rispettare l’invito di Papa Francesco quando chiede di “essere pastori con l’odore delle pecore, pastori in mezzo al proprio gregge, e pescatori di uomini”.