Al suo seguito due donne: le due esponenti del governo. Due agrigentine: Mariella Lo Bello e Nelli Scialbra. Il presidente della Regione Rosario Crocetta, assieme agli assessori, ha voluto rendersi conto di persona di come stanno realmente le cose. Per capire la portata dei danni e i forti disagi legali al crollo della porzione del ponte Verdura, lungo la statale 115, che di fatto taglia in due la Sicilia.
Appena sul posto, accompagnato anche dalle autorità miliari e dai sindaci del comprensorio, il governatore ha detto: “La giunta intende dichiarare lo stato di calamità per la zona. E’ una situazione d’emergenza, il problema è di accelerare al massimo i lavori per il ripristino provvisorio del viadotto che, sulla base del progetto dell’Anas, potrebbero essere ultimati entro un mese. Nel frattempo si vedrà di attivare l’ex ponte delle Ferrovie ora di Rocco Forte. Vedremo come affrontare la situazione”.
Nel corso della visita, i vertici dell’Anas hanno presentato il primo progetto per ripristinare la viabilità. “L’intervento – ha affermato l’amministratore unico dell’Anas Pietro Ciucci – prevede il ripristino immediato del collegamento stradale mediante la posa di tubolari in acciaio, atti a garantire il deflusso delle acque. L’Anas ha previsto, inolte, un intervento sull’alveo del fiume”.
E il tour agrigentino del Governatore è stato lungo. Si è protratto fino a sera. La chiusura è stata caratterizzata da un incontro con i vertici di “Voce Siciliana”, movimento fondato da Michele Cimino, ex Grande Sud, prima aveva invece partecipato, su iniziativa del deputato regionale del Pd Giovanni Panepinto e del sindaco di Cianciana, Salvatore Sanzeri, ad un’assemblea per accendere i riflettori sulle criticità del territorio. Anche in questo caso è arrivato nella città dei templi assieme agli assessori Lo Bello e Scilabra. Quando è toccato a lui parlare, il pubblico in sala gli ha riservato una vera e propria standing ovation. Parole forti, parole di speranza, parole di cambiamento per la Sicilia e per la provincia di Agrigento. Rosario Crocetta ha assicurato: la rivoluzione è cominciata, tutti assieme la porteremo a compimento. Presente alla convention un gruppo di sindaci, protagonisti della costituzione di un Movimento per lo Sviluppo del Territorio. All’iniziativa hanno aderito i sindaci di Favara, Rosario Manganella, di Cammarata, Diego Mangipane, di Aragona, Salvatore Parello, di Casteltermini, Nuccio Sapia, di Comitini, Felice Raneri, di Montevago, Calogero Impastato, di San Biagio Platani, Filippo Bartolomeo e di Siculiana, Mariella Bruno.
“Il Movimento – evidenzia il presidente, Rosario Manganella – ha lo scopo di richiamare l’attenzione dei governi nazionale e regionale sul mancato decollo dello sviluppo del territorio, tagliato completamente fuori da investimenti europei, statali e regionali che hanno ridotto la nostra provincia a “cenerentola” d’Italia e del Mezzogiorno”.
I primi cittadini, fondatori del Movimento, intendono aprire una vera e propria vertenza con lo Stato per ridurre drasticamente il gap tra il territorio provinciale e il resto del Paese. E il gruppo di amministratori chiama proprio il presidente Crocetta, sindaco dei siciliani come lo stesso ama autodefinirsi, a guidare il Movimento dei sindaci agrigentini per dare speranza ai siciliani onesti, ai disoccupati, ai giovani, alle donne della nostra regione che non si sono ancora rassegnati e che vogliono restare nella loro terra natale.
Al Presidente della Regione, i sindaci hanno illustrato le gravi condizioni nelle quali vivono le loro popolazioni amministrate, anche a causa dei drastici tagli dei trasferimenti dello Stato e della Regione che finiscono con il penalizzare i servizi sociali rivolti alla fasce più deboli e costringono i sindaci ed i consigli comunali ad alzare le tasse, se non si vuole dichiarare il dissesto finanziario degli enti locali con ripercussioni ancora più pesanti per i cittadini.
Il Movimento dei sindaci ha poi richiamato l’attenzione del governatore Crocetta sul degrado e sull’abbandono dei centri storici siciliani che richiedono provvedimenti legislativi nuovi e coraggiosi ed una nuova cultura che conservi e recuperi questi patrimoni storici ed architettonici dell’ Isola e ha proposto l’organizzazione di un convegno sui centri storici che potrebbe tenersi a Favara, ormai Città simbolo, dopo la tragedia, nella quale morirono due sorelline.
Nell’incontro con Crocetta, è stato posto anche il tema dei precari degli Enti Locali, la cui risoluzione definitiva deve essere inserita nell’agenda di governo e il finanziamento dei cantieri scuola per dare risposte ai disoccupati e sistemare qualche strada.
I sindaci, nell’apprezzare le leggi sugli ATO rifiuti ed idrici, varate dall’ARS a fine anno, ritengono, tuttavia, urgente ed indifferibile una riforma organica degli stessi che dia certezza agli amministratori e chiarezza nella gestione di tali servizi.
Dal canto suo, il presidente Crocetta, dopo avere ascoltato con attenzione la voce dei sindaci, si è impegnato a dare in tempi brevi le dovute risposte alle richieste avanzate, istituendo tavoli provinciali su argomenti specifici, al fine di allargare la platea delle decisioni”.