A Favara, un solo imprenditore riesce a fare ciò che sindaco, giunta e consiglio comunale, messi insieme, non riescono a fare?
Parrebbe di si.
“La cooperativa Il Sestante – si legge nel comunicato dell’azienda – si è fatta carico delle spese di ristrutturazione riparando il soffitto, adeguando gli impianti e coprendo il parquet rovinato con un pavimento provvisorio in gomma. In cambio il Comune di Favara ha concesso la struttura in comodato d’uso gratuito per il concerto di sabato.
Adesso il Palasport è una struttura che può ospitare grandi eventi, come lo spettacolo musicale dei Pooh dell’8 dicembre, in tutta sicurezza e con i necessari confort.
Si tratta di un esempio concreto – spiega Enzo Bellavia della cooperativa Il Sestante – di come sia facile, se c’è davvero la buona volontà, instaurare una sinergia propositiva tra ente pubblico ed imprenditori privati. Per noi è stato abbastanza agevole riparare il Palasport perché disponiamo del personale adatto e possiamo sostenere i costi dei materiali per l’intervento di recupero.
Per il Comune, invece, sarebbe stato un problema perché, oltre a fare i conti con la grave crisi economica che di certo non risparmia neanche gli enti pubblici, avrebbe dovuto scontrarsi con le solite lungaggini burocratiche. Ora questa struttura è stata riconsegnata non solo agli utenti ma in particolar modo a tutti coloro che vorranno organizzare spettacoli ed eventi sportivi”.
Le chiacchiere stanno a zero e si colpisce l’obiettivo solo quando ci si rimbocca le maniche per raggiungere un risultato sul quale si ha un interesse.
Enzo Bellavia che di mestiere fa l’imprenditore ha un interesse a rendere fruibile il Palasport e si è dato da fare.
I nostri eroi, dal canto loro, non hanno avuto alcun interesse, ché se lo avessero avuto, avrebbero potuto fare lo stesso lavoro con le risorse comunali, vero come è che nessuna azienda favarese ha alle dipendenze 500 unità lavorative e risorse finanziarie, pur se al momento prive di liquidità, maggiori del Comune.
Gli eletti del popolo, si sono dati da fare per ostacolare il raggiungimento dell’interesse collettivo, bocciando le variazioni di bilancio proposte da Manganella, ma non ce l’avevano con i cittadini. Ce l’avevano con il sindaco e hanno buttato dalla finestra l’acqua sporca con tutto il bambino.
Loro sono così.
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