“L’acqua è pubblica, mentre solo il servizio è affidato al gestore privato”. La politica incapace persino di eseguire la volontà popolare espressa nel referendum prova a tranquillizzare con questo falso concetto la gente.
L’acqua è pubblica un cazzo! A Favara, il Consiglio comunale ha votato un atto di indirizzo politico all’amministrazione per chiedere l’immediato blocco dei contatori idrici per il tempo necessario a verificare il contratto di somministrazione e le caratteristiche tecniche dei misuratori; in forza del mandato del Consiglio comunale, il sindaco ha chiesto a Girgenti acque di fermarsi e questa risponde continuando ad installare i contatori.
L’Amministrazione e il Consiglio comunale sono nel loro territorio, in qualche modo, sottomessi alle scelte del gestore privato, ma l’acqua, dicono alcuni politici, è comunque un bene pubblico. Fanno ridere.
I cittadini, fatto storico per Favara, sono scesi in piazza per protestare, hanno partecipato alla seduta del civico consesso, una loro rappresentanza si è incontrata con i vertici di Girgenti acque, ma tutto questo non è stato sufficiente a fermare, seppure per pochi giorni, l’azienda che gestisce il servizio.
Sembrerebbe che nulla possa essere in grado di fermare Girgenti acque. L’azienda ha acquistato i contatori e adesso deve recuperare, attraverso l’installazione degli stessi. Campione, diversamente, dice che il regime forfettario è contro legge.
Non è contro legge ricevere l’erogazione dell’acqua ogni 4 o 5 giorni, essere costretti ad utilizzare i recipienti di accumulo che rendono non potabile l’acqua, e, per non fare un lungo elenco, infine non è contro la legge perdere circa il 50 per cento dell’acqua immessa nelle condotte colabrodo delle città.
Intanto, le istituzioni di Favara non possono dire “questa è casa mia. E qui comando io”.
1 commento
caro franco, continuo a sostenere che almeno tu sai mettere nero su bianco.