E’ calato il silenzio sul nuovo appalto rifiuti, quando a metà Aprile prossimo scadrà l’attuale.
Agrò e Zarbo hanno cercato di aprire il libro dei costi del servizio per ragionarci con i cittadini. Agrò si è dimesso e Zarbo è stato licenziato. Oggi se ne occupa l’assessore Messinese. Ieri sera ho chiamato telefonicamente Angelo Messinese per avere qualche informazione sul nuovo appalto. Dice che stanno lavorando a diverse ipotesi, pochi minuti fa l’ingegnere Alberto Avenia ha detto, invece, che il capitolato è ormai pronto per essere presentato alla Giunta e in seguito al Consiglio comunale.
In poco meno di un mese e mezzo ce la faranno? Può essere, ma non sono i tempi l’aspetto più importante.
Da anni si parla di cercare come fare risparmiare il contribuente. Fermo restando la tenuta occupazionale, di un migliore utilizzo della risorsa del personale per aumentare la differenziata. Proprio adesso alla vigilia della scadenza del nuovo appalto è calato il silenzio. Doveva esserci un confronto pubblico tra Zarbo e Messinese, doveva Messinese organizzare una conferenza stampa, dovevano essere coinvolti nella formazione del nuovo capitolato le associazioni di consumatori e i cittadini. Ed, invece, queste poche notizie che vi diamo sono frutto del giornalista che chiama telefonicamente gli addetti ai lavori per informarvi.
Sono pronto a scommettere che alla fine della fiera ci presenteranno un contratto dalla durata di sette anni e pressappoco con gli stessi costi a carico dell’utenza, circa 5,7milioni di euro all’anno, 40milioni di euro in sette anni.
Oltre ai 40milioni di euro per il servizio di igiene in sette anni, ho perso il conto sulla pioggia dei milioni che si abbatterà sui contribuenti, vado a memoria, il ripianamento decennale del debito per circa 17milioni di euro, un riaccertamento straordinario dei residui per 14milioni di euro in 30 anni e debiti fuori bilancio ancora da stimare. Per non farci mancare nulla, il Comune incassa meno della spesa corrente e nello stesso tempo la Regione taglia i trasferimenti ai Comuni.
Intanto, al silenzio sulla montagna di problemi finanziari dell’ente si contrappone il semplice “io mi candido”.
“Io mi candido” senza proposte, senza interessarsi oggi stesso a trovare le soluzioni. Nella stragrande maggioranza zitti per cinque lunghi anni, si risvegliano e chiedono il voto.
La tecnica messa in atto è diabolicamente perfetta, il popolo non sa nulla sulle sue disgrazie e su come si è arrivato a massacrarlo. Agli occhi del popolo tutti sono colpevoli e tutti possono riguadagnare la perduta verginità. E’ sufficiente promettere. Tanto siamo tutti amici e parenti. E dallu pi dallu, lu dugnu a me cuscinu.
2 commenti
Con che faccia poi dicono di avere lavorato bene per i cittadini e perciò mi candido. Vogliono raccogliere i frutti del loro seminato. Magari
Visto che maturano un sacco di debiti.
Rimgraziino la gente poco attenta a queste cose troppo impegnata a trovare qualcosa da mettere in pendola ogni santo giorno. E tanti a dire “Io non pago”
Quello del caro rifiuti è un problema che si trascina da parecchi anni e, purtroppo, chi va ad amministrare ad ogni elezione, promette di risolvere, ma, una volta eletti lo dimenticano o per amnesia o perche capiscono subito che può essere un affare (cosa più probabile) e diventano più assetati di chi li ha preceduti. Una amministrazione seria e corretta lo dimostra consultandosi con i cittadini, le associazioni dei consumatori, gli esperti e i tecnici comunali nella preparazione della nuova gara per cercare di ridurre i costi del servizio e mettere il contribuente nelle condizioni di poter pagare lottando in questo modo l’evasione. Questo fanno in tutti gli altri comuni italiani.