Una notizia vecchia, antica. Trattata da tutti gli organi di stampa, scritta e sentita numerose, infinite volte.
Ma, si sa, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Quando hanno messo casa in via Teatro Tenda erano giovani, adesso hanno i capelli bianchi, sono nonni eppure sperano ancora di riuscire a vedere la strada in cui vivono, illuminata. Anche in via degli Ulivi nutrono la stessa identica speranza e ancora oggi si chiedono perché l’illuminazione pubblica “arriva” solo fino al primo tratto di via Guido Guinizelli.
Le due strade sono unite però solo il tratto di via Guinizelli (per intenderci quello che si imbocca da via Cavaleri Magazzeni) è illuminato.
Nel corso degli anni la risposta da parte del Comune è sempre stata la stessa: “Stiamo provvedendo”.
Ma quanto tempo occorre? E pensare che Thomas Edison inventó la lampadina nel 1878 e appena quattro anni dopo riuscì a illuminare un intero quartiere di New York. Non sono bastati 134 anni all’amministrazione comunale di Agrigento per illuminare alcune vie. E pensare che quelle strade contano centinaia di famiglie che hanno timore di uscire la sera, che devono stare attente anche ad attraversare la strada perchè al buio si corre il rischio di non essere visti.
Sono quei cittadini che vivono in queste vie tutto l’anno. Gli stessi che si recano alle urne a votare, nella speranza non che tutto cambi (sarebbe chiedere troppo) ma che si cominci a migliorare qualcosa. Di sindaci se ne sono avvicendati parecchi, lo stesso dicasi per gli assessori e i consiglieri. La lampadina è già stata inventata ma alcuni cittadini continuano a vivere immersi nel buio.
Ma, nel 2012, signori amministratori, non sarebbe ora di accendere la luce?
1 commento
vogliamo parlare delle fogne?
qui ci sarebbe bisogno un immediato commissariamento…