La gente è amareggiata e delusa, in molti non andranno neppure a votare, mai si è registrata tanta distanza tra i cittadini e la politica. Lo stesso moltiplicarsi delle candidature a sindaco è un segnale inequivocabile di un malessere anche all’interno della politica, dove ogni componente non vuole essere confusa con l’altra.
Non c’è vanto e non c’è “prio”. Del resto, di cosa può vantarsi la politica nazionale, regionale e locale?
La nostra Isola non ha fatto, in questi ultimi anni, un solo passo in avanti. Crocetta ha buttato l’acqua sporca con tutto il bambino, mentre la Sicilia resta nelle sue eterne emergenze. I giovani sono i più penalizzati, peggio che nel passato. Il popolo più povero, più tartassato, destinatario di servizi inadeguati in tutti i settori ha preso coscienza di non avere una guida politica. Disinibito e sospettoso non crede alle promesse.
In questo panorama si gioca la partita delle elezioni amministrative nei Comuni.
E’ una competizione che non dovrebbe avere riscontri con le precedenti. Intanto, c’è chi ancora si illude e, cosa più grave, pensa di illudere gli altri di possedere sacchi di voti da destinare a questo o quel candidato a sindaco.
Il fatto nuovo sul quale i politici dovrebbero accendere il faro dell’attenzione è l’assoluta consapevolezza dei cittadini di aver pagato a caro prezzo le cosiddette strategie di chi ci ha governato.
Le strategie sui servizi di igiene ambientale e sull’acqua, per citarne solo due, sono ferite aperte e dolorose per gli amministrati che strapagano, si indebitano e si impoveriscono per mantenere il clientelismo dei politici di mestiere. C’è un’indagine in corso da parte della Magistratura sulle assunzioni operate da Girgenti acque. C’è un notevole esubero di personale nel servizio di igiene ambientale che pesa circa il 70 per cento sulla spesa generale.
Finché lo Stato stampava debiti e finanziava gli Enti pubblici la stragrande maggioranza di noi non si accorgeva o faceva finta di non accorgersi dei danni. Oggi, che siamo chiamati a pagare non solo il costo dei servizi attuali, ma anche i debiti di un’allegra spesa del passato, il nostro l’atteggiamento è cambiato.
Fino a qualche anno fa la notizia di un ripianamento del debito pubblico ci scivolava addosso, come se dovessero pagarlo i marziani, oggi che abbiamo iniziato abbondantemente a pagare di tasca nostra abbiamo capito il meccanismo. Di più, abbiamo capito di essere stati, nella stragrande maggioranza di casi, imbrogliati, raggirati e sfruttati. Ci troviamo a strapagare senza ricevere servizi adeguati.
Come ogni situazione, anche questa ha il suo dritto e il suo rovescio. E se il dritto è l’inganno della politica, il rovescio è l’incazzatura della gente.
La gente è incazzata nera e i vertici di partito, la deputazione è bene che comincino a prenderne atto.
Inviterei, alcuni di loro, a recarsi nelle case di chi ha i calli sulle mani, di chi riesce a sommare due o tre mesi di lavoro all’anno, di chi deve sopravvivere con pensioni da miseria, prima di mettere in atto strategie per mantenere la casta.
I fatti di coscienza dovrebbero prendere il posto del carrierismo politico.
Ieri, è stata la festa della mamma. Quante sono le mamme che non sanno più cosa inventarsi per assicurare l’indispensabile ai figli, quanti padri di famiglia si umiliano tutti i giorni per sostenere le loro famiglie.
Inizi la politica a rispondere a queste domande e a trovare le soluzioni per essere credibile, ché la partita si gioca tutta sulla credibilità.
1 commento
beh! la forza dei politici è proprio questa, il fatto che molte famigli non riescono a sommare due o tre mesi di lavoro all’anno. E’ questa la forza della politica, la gente era incazzata, anzi è incazzata, ma come quei “poveracci” che s’illudono che il Mago possa risolvergli i malanni , cosi il disoccupato ancora crede, spera, sogna, desidera in cuor suo , che il politico di turno possa “aiutarlo” … non me ne voglia la gente , ma SIAMO un popolo di creduloni, si sappiamo incazzarci, ma seduti al bar e con gli amici, ma quando c’è di passare ai fatti “Armiamoci e partite” … non vedo niente di NUOVO, vecchi partiti, vecchi CAPOBASTONI, vecchio metodo , vecchia rassegnazione … nuove leve? ma vecchia mentalità !!!