Esce un favarese, dentro un raffadalese. Ma la casacca resta la stessa: quella dei lealisti, movimento che fa riferimento a Eugenio D’Orsi.
Nuovo cambio allora nella giunta provinciale di Agrigento. Ad annunciarlo questa mattina è stato proprio il presidente. “Per ragioni personali e professionali – ha spiegato il capo dell’amministrazione – Pasquale Mazza, non potendo dedicare più molto tempo all’attività istituzionale, ha deciso responsabilmente di rassegnare le dimissioni. Un gesto di grande dignità e di grande serietà. E con sollecitudine noi abbiamo provveduto a sostituirlo. Abbiamo chiamato nella squadra Salvatore Vella” – ha osservato D’Orsi.
Il neo assessore, che stamattina ha già partecipato alla prima seduta dell’esecutivo, nel passato è stato amministratore al Comune di Raffadali. “Il movimento dei lealisti non vuole essere una sorta di albergo di assessorati – si è affrettato a spiegare il presidente – ma una realtà ben presente e attiva che si vuole cimentare nel territorio per dare le giuste risposte alla gente”.
E tra qualche giorno, secondo fonti bene informate, è previsto un altro avvicendamento. Insomma c’è fermento alla Provincia, anche perché nella prossima primavera si andrà al voto. E D’Orsi continua a lanciare messaggi di distensione a Grande Sud, partito che poco più di un mese fa, dopo l’esito delle Regionali, ha staccato la spina.
Ha tirato i remi in barca, abbandonando la giunta. I due assessori di riferimento erano l’empedoclino Paolo Ferrara e il licatese Pino Montana. “Io confido nella saggezza di Michele Cimino – ha evidenziato D’Orsi – nel suo senso di responsabilità e nella sua amicizia. Con gli arancioni abbiamo condiviso quattro anni di governo. E poi c’è il progetto comune che è quello di realizzare un partito unico nel territorio siciliano.
Sono fiducioso. In caso contrario andremo avanti lo stesso. Non finisce certamente il mondo” – aggiunge il presidente della Provincia regionale di Agrigento che non gradisce di essere bollato come colui che ha trasformato la giunta in una sorta di giostra: ora scende un assessore, ora ne sale un altro. Tasto questo che lo fa parecchio incavolare. “Non è assolutamente così – ha tuonato – perché molti degli avvicendamenti sono stati frutto di equilibri interni ai partiti.
Dunque non possono essere attribuiti alla mia volontà o alle mie scelte. Finiamola allora con queste storielle di basso profilo. La mia amministrazione deve essere valutata per le decisioni, per i provvedimenti che ha prodotto. Oggi la Provincia regionale di Agrigento è la più virtuoso nel panorama siciliano. O forse questo non interessa a nessuno?” – ha concluso Eugenio D’Orsi.
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D’ORSI: LA VERGOGNA POLITICA! UNO STIPENDIFICIO A SPESE DELLA COLLETTIVITA’.