E’ una piazza affollata di persone e di bandiere del Pd che accoglie Bersani e Renzi.
Il leader dei democratici avverte “aria buona”. “Il Pd è l’unica speranza, noi non raccontiamo favole come Berlusconi".
Bersani non sottovaluta “la destra, perché abbiamo visto che Berlusconi non sta dormendo, si sta dando da fare anche fin troppo". Mentre Renzi ricorda "il 61 a zero in Sicilia del Pdl; e cosa ha fatto il governo di centrodestra per l'Isola? Le loro promesse sono rimaste tutte nel cassetto di Porta a Porta".
A chi pensa "solo a un voto di protesta", votando M5s, Bersani dice che "poi non si dovrà lamentare se torna Berlusconi". Perché "questo voto è fondamentale: in alcune regioni, tra cui la Sicilia, ci può essere un testa a testa tra noi da una parte e il Pdl e la Lega dall'altra; è chiaro: o vinciamo noi, o vincono loro, ma vinceremo noi".
Parlando dei problemi del Paese, Bersani accusa il Cavaliere e il Pdl di essersi occupati "di Ruby, mentre ci dicevano che tutto andava bene. Adesso nelle case degli italiani stanno arrivando nove milioni di lettere che sembrano cartelle esattoriali, invece è la promessa di Berlusconi di restituire l'Imu: ma perché non restituiscono i quattro miliardi spesi per Alitalia o i quattro miliardi per le quote latte? Soldi che sono stati buttati via per vincere le elezioni". Su Grillo "Non mi preoccupa la gente che va in piazza, capisco la voglia di cambiare; capisco meno parole d'ordine come 'usciamo dall'euro' o 'non c'é destra e sinistra', inflessioni populiste che possono portare guai, mettere a rischio la tenuta democratica del nostro Paese".
Per Renzi: "La Sicilia è una regione decisiva per tutta l'Italia, il vostro voto vale doppio, avete il potere di decidere le sorti del Paese".