Leonardo Pitruzzella
L’ex Presidente della Regione é volato in Burundi per fare il medico volontario.
Totò Cuffaro aveva già deciso in carcere a Rebibbia una volta libero di andare in Africa per potere aiutare, attraverso la sua professione, la gente più bisognosa.
Ricordiamo che a seguito della condanna per favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra l’ordine dei Medici lo aveva escluso dall’albo precludendogli la possibilità di ritornare ad indossare il camice bianco, cosa che ha potuto invece fare a Ruiji nell’ospedale Ibitaro Cimpaye Sicilia costruito con il contributo della Fondazione Istituto Giglio di Cefalú.
Cuffaro ha sbagliato e ha pagato, uno dei pochi. Tornato libero ha dato sfogo alle sue doti umane e umanitarie di un uomo che é stato un Presidente molto a contatto con il suo popolo, popolo che sempre gli ricambiava l’affetto tributandogli dentro le urne la preferenze.
Per l’occasione l’ex governatore siciliano ha creato una pagina instagram “cuffaroburundi” per raccontare, attraverso delle immagini, questa meravigliosa esperienza di umanità.
“Milioni di donne, uomini e bambini d’Africa sanno che a nord, al di là del mare- scrive oggi Cuffaro- c’è una terra abitata da brava gente che ha sempre accolto lo straniero come un fratello. Quella terra si chiama Sicilia! Continua scrivendo: noi siciliani abbiamo fatto anche di più: abbiamo costruito, nella loro terra, un luogo dove le nostre braccia sono sempre tese in loro aiuto. Con l’emozione del primo giorno mi rimetto il camice da medico, ma non farò soltanto questo… il mio visto di permanenza scadrà a fine luglio e quindi tornerò a casa per poi ripartire. Prima di allora, prenderò nota di tutto quanto possa occorrere per migliorare l’ospedale E le condizioni di vita della gente dei villaggi intorno. Qui, con poco si può fare tanto!”