Con la prima riunione della Conferenza dei capigruppo il Consiglio comunale inizia la sua fase operativa. In realtà la “partenza” si è già avuta con la prima seduta d’aula, ma allora si trattava del giuramento e dell’elezione dell’ufficio di presidenza. La “prima” ha già sancito la netta linea di demarcazione tra la maggioranza a Cinque Stelle “pigliatutto” e la minoranza che non si è dimostrata proprio coesa. Niente di nuovo e di rivoluzionario, diciamo un film già visto al quale è seguito il “secondo tempo” con la formazione dei Gruppi consiliari e la nomina dei relativi Capigruppo (in alcuni casi auto-nomina a capogruppo di se stesso). Si era già assistito all’elezione di un consigliere in una lista e la successiva dichiarazione di appartenenza ad un partito diverso, non ci scandalizziamo, fa parte della politica.
A tingere di giallo la trame del film già visto ci ha pensato però la dichiarazione dei diversi consiglieri di minoranza in merito alla formazione delle 8 Commissioni permanenti, non tanto nella loro composizione numerica (questo è un atto matematico-burocratico), ma nella dichiarazione di “non gradimento” del’invito (se mai in realtà c’è stato) di assumere la presidenza di qualche Commissione. Sembra che in realtà gli ambasciatori del Movimento Cinque Stelle abbiamo contattato la minoranza per dire della possibilità di concedere la presidenza di qualche Commissione “a condizione”. Un modo di porsi che pare non sia stato gradito da quasi tutti i consiglieri della minoranza, che in ragione di ciò hanno declinato l’invito.
Per mercoledì 20 luglio alle ore 16 il presidente Salvatore Di Naro ha convocato la prima Conferenza dei Capigruppo consiliari, che ricordiamo ai più distratti è l’organo che detta i tempi e decide sui punti da inserire all’ordine del giorno delle sedute. La riunione di mercoledì ha come punto all’ordine del giorno la comunicazione che i capigruppo debbono fare al presidente dei nomi dei consiglieri che andranno a formare le Commissioni. Il punto cruciale sarà trovare la “quadra” sulle singole commissioni ovvero sulla scelta da parte dei consiglieri di essere inseriti in una piuttosto che in un’altra Commissione. Chi non avrà alcun problema sarà sicuramente il Movimento Cinque Stelle che avendo a disposizione 23 posti ha l’imbarazzo della scelta con tre consiglieri in 7 commissioni e soltanto, si fa per dire, due nell’ottava. Mercoledì, comunque, per i capigruppo inizia il vero impegno politico amministrativo, e nonostante la maggior parte di loro sono alla prima esperienza, siamo convinti che svolgeranno bene il compito affidato.