Una marcia di protesta contro chi avvelena e deturpa l’ambiente. I cittadini scendono nelle strade per fare sentire la loro condanna all’indirizzo dei maiali a due zampe che offendono con il loro maledetto comportamento la stragrande maggioranza di favaresi che mai si sognerebbero di depositare la spazzatura nello spiazzale del cimitero o lungo la strada Esa Chimento, in via dello Sport e l’elenco è lungo.
Una manifestazione capace di fare sentire alla minoranza di imbecilli che la cosa pubblica è di tutti e tutti devono rispettarla. Per fare capire a questi individui che la maggioranza non vuole più essere silenziosa e in silenzio sopportare le loro malefatte. Sensibilizzarli.
Ovviamente non ci sarà alcuna marcia di protesta, che è un mio auspicio, un mio sogno. Ad ogni modo, nel gioco delle parti qualcosa di diverso dall’aspettare, che gli altri ci risolvono i problemi, si deve pur fare.
I favaresi sono dignitosi. Nessuno in passato si sarebbe sognato di depositare i rifiuti lungo il muro di cinta del cimitero, nel caso contrario sarebbe stato rintracciato e convinto per il resto della sua vita a desistere da simili comportamenti. Sbagliato anche il ricorso alla violenza personale, ma lo ricordo per testimoniare il diverso senso del rispetto dovuto al luogo sagro, mentre oggi non si fa nulla.
L’ufficio responsabile dell’igiene pubblica ha presentato denuncia contro ignoti per reati ambientali? Ci sono indagini per scoprire chi ci offende e ci avvelena? Sappiamo solo che gli incivili fanno i loro comodi e che i cittadini virtuosi sono doppiamente vittime del loro comportamento. Offesi e non solo, devono anche pagare le pulizie straordinarie per bonificare i luoghi trasformati in discariche abusive.
Intanto la video sorveglianza, se non si vuole installare telecamere in tutte le strade cittadine, servono a scoraggiare il conferimento in un preciso sito, ma gli imbecilli ne cercheranno uno diverso all’infinito.
Assecondarli riposizionando i cassonetti, sarebbe un tornare indietro nel processo che dovrebbe favorire la raccolta differenziata.
Dovremmo puntare sulla sensibilizzazione popolare o rassegnarci a convivere con chi non si cura di nulla.