Nihil sub sole novum! Questa è una locuzione latina tratta dalla Bibbia (Qohelet 1,9) entrata nell’uso comune della lingua italiana: “Non v’è nulla di nuovo sotto il sole”. Nel passo biblico originale sta a significare che da quando la terra è stata creata, non accade nulla di nuovo su di essa. Da millenni si ripetono le stesse situazioni e gli stessi fatti. Nulla è veramente una novità. Nell’uso corrente è usato per prendere atto, spesso con rammarico, che quello che si pensava diverso da certa realtà è invece uguale ad essa. Una frase che calza a pennello per la situazione di Favara. La citazione ci serve specificatamente per parlare del Conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2015 del Comune di Favara ed in particolare dei rilievi, le considerazioni e le proposte poste in essere dal Collegio dei Revisori dei conti.
Appunto: Nihil sub sole novum! “Il rendiconto – scrivono i revisori – evidenzia un disavanzo di amministrazione di €. 2.827.770,97 che deve trovare applicazione nel bilancio 2016 oppure ripianato negli esercizi successivi”. I rilievi continuano. “Nel corso dell’esercizio 2015 l’Ente ha ricorso all’anticipazione di cassa, alla data di chiusura risulta non restituita la somma di €. 8.759.976,18″. Tale situazione diventa una costante della vita finanziaria del Comune e “scaturisce dalla scarsissima capacità di riscossione dell’Ente dei tributi di propria competenza si correnti che a residuo”. I revisori fanno notare come “detta criticità è stata ripetutamente oggetto di attenzione degli Organi preposti”. E sebbene siano state individuate diverse misure correttive “queste non hanno sortito effetti significativi”. Tutto come prima quindi per quanto riguarda il recupero dell’evasione che è praticamente pari a zero. “A fronte di un recupero stimato in €. 2.802.741,67 si sono registrate riscossioni per €.18.468,00”. E poi i debiti fuori bilancio e le passività potenziali. “Nonostante le dichiarazioni di insussistenza di nuovi debiti fuori bilancio alla data del 31/12/2015 l’Ente ha debiti fuori bilancio da riconoscere per un ammontare di €. 4.225.805,77. Inoltre ci sono passività derivanti da liti potenziali e contenzioso in essere per €. 4.951.201,00”.
In ragione di queste criticità, la conclusione da parte dei Revisori dei conti nel loro parere, seppur favorevole, non poteva che essere “critica”. “Si rappresenta che tutti i fatti che hanno indotto l’Ente al ricorso alla procedura del Piano di riequilibrio finanziario pluriennale, nonché le criticità sollevate dalla Corte dei Conti in tutti gli atti istruttori relativi a detto piano ed ai rendiconti degli ultimi anni, nel rendiconto 2015 non hanno fatto registrare alcun miglioramento”. Si rappresenta che la deliberazione di Giunta di approvazione del rendiconto 2015 è stata approvata dall’amministrazione uscente (Manganella) in data 26/05/2016.