Convocare il Consiglio comunale esclusivamente di sera, ad un orario compreso tra le 19 e le 24, oppure il sabato. E’ questo l’appello rivolto dal consigliere Sergio Caramazza al presidente Salvatore Di Naro, per far si che le riunioni dell’assise cittadina avvengano lontano dai tradizionali orari di lavoro. “In questo modo si favorirebbe la partecipazione dei cittadini alle sedute del Consiglio Comunale, essendo gli orari suddetti corrispondenti al tempo libero per la maggior parte della popolazione – scrive Caramazza – in secondo luogo si renderebbe più agevole la partecipazione dei consiglieri comunali. I liberi professionisti, ad esempio, non toglierebbero tempo al loro lavoro che alla lunga potrebbe diventare un ingiustificato ed importante onere per gli stessi. I dipendenti invece – non dovranno chiedere permessi ai datori di lavoro per frequentare il consiglio comunale in orario d’ufficio. Nel caso dei dipendenti privati vi è inoltre il problema dei rimborsi ai datori di lavoro che vedono assentarsi il dipendente”.
Il consigliere Caramazza individua anche la soluzione per le spese del personale. “Per quanto riguarda il personale del Comune che deve essere utilizzato durante le adunanze si potrebbero, per evitare di dover pagare straordinari, compensare le ore di lavoro prestato la sera o il Sabato con altrettante ore libere dall’orario ordinario. Se anche non si riuscissero a compensare tutte le ore dei dipendenti, il costo aggiuntivo per i dipendenti comunali sarebbe sempre e comunque di gran lunga inferiore rispetto ai costi che solitamente il Comune sostiene per rimborsare i datori di lavoro dei consiglieri dipendenti del settore privato”. Sergio Caramazza propone al presidente di monitorare l’andamento delle spese. “Presentare ogni 4 mesi in una seduta del Consiglio Comunale l’elenco delle spese sostenute, indicando i gettoni incassati da ogni Consigliere, dal Presidente e dal Vicepresidente, i rimborsi richiesti da ogni ditta privata con l’indicazione del Consigliere associato, le spese per straordinari dei dipendenti impiegati nel funzionamento del Consiglio Comunale. Nel caso dei rimborsi alle ditte oltre a far conoscere ai consiglieri tutti i pagamenti effettuati dal Comune in loro favore, saranno elencate le ore di giustificazione richieste dai singoli Consiglieri dipendenti pubblici e privati (per sedute di Consiglio, Conferenza dei Capigruppo e Commissioni) e il numero di ore. Tutto ciò servirà per garantire una vera trasparenza ed un controllo continuo delle uscite del Consiglio, che potrà così gestire meglio la spesa tagliando gli sprechi che potrebbero essere riscontrati”.