La polemica è al massimo livello, ma su fatti in buona sostanza più legati alla forma che alla sostanza. Di questo mi è capitato stasera di parlarne con l’avvocato Gaetano Airò, che ha ricoperto la carica di consigliere ed è stato candidato a sindaco, e con il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Di Naro.
E’ in atto la strategia dell’attacco, delle divisioni e dell’aspra polemica. Eppure, non è la prima volta che lo dico, l’attuale è un Consiglio comunale formato nella sua stragrande maggioranza da giovani preparati al ruolo che ricoprono ed è una inversione di tendenza rispetto al fenomeno che ha visto, almeno negli ultimi quindici anni, succedersi consigli comunali peggiori dei precedenti.
Ho partecipato alla recente conferenza stampa dell’opposizione, li ho ascoltati e devo dire che nel pensiero della minoranza c’è davvero l’interesse della collettività. Vogliono spendersi per la città.
Anna Alba, ogni mattina alle otto, è in Comune. Si può dire che sia lei ad aprire il portone del Palazzo di città. Si è insediata due mesi fa, troppo presto per giudicarla.
Salvatore Di Naro, dicevo, con me stasera mi ha mostrato decine di documenti che smentiscono molte accuse che alcuni gli stanno muovendo. Non entro nei particolari perché sull’argomento parlerà Leonardo Pitruzzella con un suo articolo.
“E se provassimo ad andare d’accordo” mi dice l’avvocato Gaetano Airò. Niente, niente, la gente gradirebbe e apprezzerebbe che nel particolare momento si parlasse, facendo in modo che la forma non superi la sostanza, delle grandi problematiche della città, ad iniziare, ovviamente, dalla finanziaria.
La ricetta per andare d’accordo è semplice, a parere mio, e si chiama rispetto dei ruoli che ogni parte deve osservare verso l’altra. E se proprio dobbiamo litigare facciamolo su fatti interessanti per i favaresi. Facciamo la guerra sui numeri del bilancio comunale, sui numeri a fondamento di chi sostiene il dissesto e di chi ne è contrario, ma non litighiamo per le formalità. Spariamo con i cannoni e il bazuca soluzioni per migliorare la qualità della nostra vita, senza cercare a tutti i costi la visibilità e il promuoversi.
La maggioranza, la minoranza è l’amministrazione comunale hanno un parente in “comune”: il popolo. Facessero allora a gara per rispettarlo nella sostanza piuttosto che nell’apparenza. A gara per risolvere i problemi finanziari, quelli relativi al costo elevato del servizio di igiene ambientale, a gara per aiutare gli imprenditori e l’economia locale e l’elenco è lungo. Giriamola questa benedetta pagina della storia di Favara.