Disabili, le loro famiglie e tante associazioni di riferimento sono scesi in piazza questa mattina per protestare contro la sospensione dei servizi che garantivano un supporto necessario per la quotidiana assistenza domiciliare. L’appuntamento alle ore 10 in piazza Cavour con un corteo, con in testa i disabili in carrozzina, che si è snodato per il viale della Vittoria fino ad arrivare in Prefettura. Assieme ai disabili e alle loro famiglie anche le Associazioni Onlus di Agrigentop, Licata, Sciacca, Favara: “Amici di Agrigento”, “Vitautismo” , “Lottiamo Insieme” , “Nuove Ali”, “Senza Limiti”, “Famiglie Persone Down”, “Crescere Insieme”, “Comitato Oltre lo Specchio” , Unione Ciechi d’Europa, “Italiana Assistenza agli Spastici” . Assente il prefetto, una delegazione è stata ricevuta dal capo di gabinetto che ha ascoltato le loro richieste che riferirà direttamente al rappresentante del Governo.
“Chiediamo un cambiamento delle condizioni di vita disagiata dei disabili e delle loro famiglie – dice la coordinatrice della protesta Angela Zicari – chiediamo alla Regione Sicilia parità di trattamento e servizi garantiti 365 giorni l’anno, come avviene in altre Regioni d’Italia, e libertà di scelta: dove vivere e da chi farsi assistere”. I manifestanti chiedono l’“Assegno di cura” per tutti, senza limiti di reddito, e non solo per 15 famiglie come sta accadendo per quattro Comuni: Agrigento, Favara, Aragona e Raffadali, nell’ambito dell’Area Omogenea Distrettuale AOD1. “L’assegno di cura – sostiene Angela Zicari, presidente di ‘Amici di Agrigento’ – garantirebbe a ogni persona disabile una vita libera e indipendente”. Prossimo appuntamento il 12 settembre con una manifestazione a Palermo dinnanzi il palazzo d’Orleans sede del Presidente della Regione, al quale è stato chiesto un incontro.