Giuseppe Moscato, presidente di un seggio elettorale di via Bersagliere Urso, ha chiamato l’ufficio centrale del Comune per fornire i dati dell’influenza.
Moscato non si è sbagliato, ché proprio questo voleva segnalare e bene ha sentito dall’altra parte del telefono il funzionario comunale.
I dati dell’influenza ci sono realmente.
Il seggio come tutti gli altri del plesso sono stati lasciati senza un minimo di riscaldamento. Da due giorni i presidenti e gli scrutinatori per difendersi dalla tortura del freddo hanno dovuto ricorrere ai cappotti, alle coperte e alle stufe personali.
Lo stesso destino hanno avuto i loro colleghi degli altri plessi. E così a Favara si avranno, oltre i dati dell’affluenza elettorale, quelli dell’influenza guadagnata sul campo dagli scrutatori.
L’amministrazione comunale avrà pensato al voto freddo, spegnendo a tal proposito, il riscaldamento.
Al Nord il freddo ha rallentato il voto degli elettori, speriamo che a Favara non rallenti lo spoglio delle schede.
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