I consiglieri dei Partiti e delle Liste civiche di minoranza presenti all’intero del Consiglio comunale di Favara unitamente ad alcuni politici ed ex amministratori chiamano a raccolta le parti sociali, alcune associazioni e le incontrano al castello Chiaramonte. Un’iniziativa interessante che deve essere portata alla conoscenza di tutta la città sia per l’evento in se, ma anche per quanto riguarda i contenuti affrontati che sono di interesse pubblico.
Ma gli eletti dal popolo, i rappresentanti dei cittadini non hanno voluto che a quest’incontro partecipassero i giornalisti. Per carità se era una riunione riservata, un incontro ristretto e privato dove si discuteva di cose personali mica è detto che la stampa deve essere presente. Allo stesso modo se l’incontro è finalizzato alla discussione di questioni pubbliche, di amministrazione e di vita politica, comunque di cose che interessano un po’ la collettività, mica è detto che a tutti gli incontri politici debbano essere presenti i giornalisti.
Ma l’oggetto di quell’incontro era il dissesto finanziario del Comune di Favara, argomenti e documenti che molto spesso quei consiglieri che avevano convocato la riunione non ne erano a conoscenza e in possesso e l’apprendevano solo attraverso la stampa perché i giornalisti sono stati bravi e capaci a trovare documenti, a scovate note e relazioni, alcune delle quali i consiglieri non sapevano neanche dell’esistenza. Proprio per questo la stampa aveva il diritto di essere presente sia per il ruolo esercitato su questa particolare vicenda ma anche perché i giornalisti sono parte integrante della societa civile. La città non poteva non essere informata di tale iniziativa e i giornalisti avrebbero come è giusto fare, amplificato quell’incontro avvenuto nel chiuso del Castello Chiaramonte.
Avrebbero informato su quelle che erano le ragioni di chi ha convocato le parti sociali e le considerazioni emerse durante il dibattito. Questo non è avvenuto perché i giornalisti che sono quelli che molto spesso stanno davanti agli altri nella ricerca della verità, non sono stati graditi.
La cosa strana è che alla fine di questo incontro è stato diramato un comunicato, una specie di resoconto di quello che è successo con brevi cenni sugli interventi dei partecipanti. Sarebbe stato più opportuno che la stampa sentisse con le proprie orecchie quello che si è discusso nella riunione, che avesse potuto evidenziare quelli che sono stati gli aspetti più importanti e di interesse per i cittadini. Invece, si è voluto relegare la stampa a semplice bacheca dove affiggere la relazioncina dei consiglieri comunali di minoranza.
Scelta che rispettiamo al punto di non pubblicare nulla.