È stata costituita a Favara l’Associazione denominata “Istituto Studi e Ricerca Calogero Marrone”, in onore dell’eroe della resistenza che salvò centinaia di ebrei dalla deportazione. L’associazione sarà presentata venerdì 30 settembre con due momenti, il primo alle ore 9:30 in piazza della Pace dove verrà deposto un mazzo di fiori sul monumento a lui dedicato. Alle 0re 11:00 la manifestazione proseguirà in piazza Cavour e nella vicina via Vittoria Emanuela dove era ubicata la casa natia dell’illustre concittadino. All iniziativa parteciperanno alcuni studenti in rappresentanza delle scuole favaresi.
Calogero Marrone nasce a Favara, il 12 maggio 1889. Nel 1931 si trasferisce in Lombardia con la moglie e i quattro figli, dopo aver vinto un concorso per applicato comunale a Varese. Dopo pochi anni, per le sue elevate capacità professionali e per la sua dedizione al servizio pubblico, diventa capo dell’Ufficio anagrafe di Varese. In questa veste, durante l’occupazione nazifascista, Marrone (che faceva parte del gruppo partigiano “5 Giornate del San Martino”), rilascia centinaia e centinaia di documenti d’identità falsi a ebrei e antifascisti, che in quel periodo cercavano di attraversare il confine svizzero, permettendo loro di salvarsi. Tradito da un delatore, non vuole fuggire in Svizzera, nonostante don Luigi Locatelli canonico della Basilica di San Vittore, l’avesse avvisato dell’imminente arrivo dei nazisti. Il 7 gennaio 1944 viene arrestato da ufficiali della Guardia di Frontiera tedesca e torturato nel carcere di Varese, ma non rivela nulla ai suoi carnefici. Trasferito da un carcere all’altro, dopo una sosta nel lager di Bolzano-Gries, viene portato nel campo di sterminio di Dachau, dove muore il 15 febbraio 1945.