Sul servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in scadenza il prossimo 15.10.2016 e sull’annunciata proroga richiesta dall’Amministarzione comunale di Favara si registra l’intervento delle consigliere Marilì Chiapparo e Rossana Castronovo. “La “nuova” Amministrazione non avrebbe dovuto, già da tempo, in vista della scadenza di Ottobre, avviare tempestivamente la procedura di gara per l’affidamento ex novo del servizio si chiedono le due consigliere di minoranza – o si utilizza l’approssimarsi di un termine ultimo per ricattare Consiglio comunale e cittadini usando l’arma dell’emergenza”? Gli interrogativi continuano e fanno riferimento alla delibera di Giunta, la n. 111 del 22.09.2016, dove l’amministrazione comunale con l’assessore e vice sindaco Lillo Attardo chiede: “una ulteriore proroga del servizio per 12 mesi e quindi fino al 31 ottobre 2017, al fine di meglio definire il nuovo piano di gestione del servizio in house, oppure l’affidamento in appalto”.
Chiapparo e Castronovo scrivono: “Non vi è il preciso obbligo di avviare concretamente, entro la data prevista di cessazione della disposta proroga, e nelle forme di legge, la procedura di gara per il nuovo affidamento del servizio, quanto meno con la pubblicazione del bando”? Ed ancora: “Il “retroterra motivazionale” della proroga è dato dall’esigenza di evitare che la Città resti priva “dell’essenziale servizio di igiene urbana con le consequenziali emergenze ambientali facilmente prevedibili”, oggi si vuole lasciare invariato il servizio per un altro intero anno”. Per le consigliere Chiapparo e Castronovo la proroga non rappresenta la strada migliore e nella loro lunga nota citano anche norme e riferimenti giuridico-amministrativi. “Per giurisprudenza consolidata, la proroga è un istituto utilizzabile solo in via eccezionale, in quanto di per sè costituisce una violazione dei principi di cui al Codice dei Contratti Pubblici ed, in particolare, della libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione e trasparenza”. Poi chiedono “Almeno che venga raggiunto un accordo integrativo-aggiuntivo che permetta al Comune di ridurre i costi complessivi di raccolta e soprattutto di cristallizzarli fino alla fine del contratto stesso; mi auguro che la Ditta sia puntuale nel servizio e che possa offrire più igiene e decoro alla Città, poiché siamo troppo lontani da quegli standard di qualità che Favara meriterebbe da un’Amministrazione che si proclama attenta all’ambiente”.
Quindi Marilì Chiapparo e Rossana Castronovo chiudono la loro nota: “Capisco che accogliere quanto suggerito da una forza di opposizione risulta difficile a chi ancora non è rinsavito dalla campagna elettorale, ma la Città e i Favaresi stanno pian piano prendendo contezza del flop su ogni fronte della Giunta Alba e della sua Amministrazione”.